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Spielberg torna alle origini con “Il GGG”, film tratto da un libro per bambini

Il grande cineasta dirigerà il film tratto dal racconto illustrato da Quentin Blake, lo script sarà affidato alla stessa mente di “E.T.”: Melissa Mathison. Dopo anni Spielberg torna agli albori, in linea con l’interesse per storie adolescenziali come “Braccialetti Rossi”, di cui ha acquisito i diritti.
A cura di Andrea Parrella
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Quello della carriera di Steven Spielberg pare essere un percorso che adesso viaggia a ritroso e che ritorna verso un interesse più profondo per ambientazioni fanciullesche o adolescenziali. Secondo la notizia diffusa in queste ore infatti, il regista premio Oscar, il cui nome è apposto di fianco a film del calibro di E.T, Lo Squalo, Shinlder's list e tanti altri, dirigerà probabilmente a partire dal 2015 Il GGG (The BFG in inglese), dal libro per l'infanzia scritto da Roald Dahl ed illustrato da Quentin Blake. La responsabilità dello script, non pare un caso, sarà affidata a Melissa Mathison, la stessa mente che diede vita alla magica storia di E.T.

Il libro illustrato, pubblicato per la prima volta nel 1982, si basa su una storia che si accomoda naturalmente sulle note preferite della Mathison, narrando la storia del rapporto speciale tra una bambina e un gigante. Ed è piuttosto indubbio che il regista, tra i più celebri ed eclettici della storia di Hollywood, non abbia perso la sensibilità per raccontare con la dovuta grazia vicende di questo tipo. Secondo quanto afferma l'Hollywood Reporter, che di fatto ha divulgato per primo la notizia, anche i tempi di realizzazione non dovrebbero essere troppo lunghi, visto che la lavorazione dovrebbe appunto prendere il via nel 2015, con un'uscita prevista per il 2016. Il tutto completa un periodo di attività piena per il cineasta, di cui giorni fa abbiamo anche saputo della quarta collaborazione in programma con Tom Hanks, prossimamente.

Si diceva del percorso professionale ed artistico di Spielberg, che con la maturità cinematografica e il passare del tempo discostò la sua attenzione dagli scenari fantasy, per rivolgersi ad argomentazioni differenti e più impegnative. Eppure negli ultimi anni il suo interesse nel ritornare a parlare ad un pubblico più ampio pare palese, e non solo frutto di una probabile trovata commerciale. E' in questo frangente che si potrebbe collocare il suo intuito da cui è nata la scelta di acquisire i diritti di "Braccialetti Rossi", la serie televisiva che ha letteralmente incollato al televisore per settimane il pubblico giovane su una rete che è solitamente orientata a telespettatori di una media d'età ben più alta. Evidentemente si attendono conferme e particolari di questa nuova e suggestiva operazione.

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