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The Rock verso la Casa Bianca, Dwayne Johnson pensa di candidarsi presidente

A sorpresa, l’attore di Fast & Furious e dell’imminente Baywatch svela di essere interessato a candidarsi alla Casa Bianca: “È una reale possibilità”.
A cura di Valeria Morini
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Dopo Donald Trump, potremmo vedere nientemeno che The Rock occupare il seggio più importante d'America, alla Casa Bianca. Ormai il trend presso le star dello spettacolo a stelle e strisce sembra quello di pensare alla carriera politica (vedi Kanye West): non sfugge a questa nuova moda il muscoloso Dwayne Johnson, ex wrestler, icona del cinema action in film come "Fast & Furious" e "San Andreas", forse prossimo candidato presidente. "È una reale possibilità", ha dichiarato Johnson in una recente intervista a GQ, nella quale non ha risparmiato critiche allo stesso Trump.

The Rock contro Donald Trump

Addirittura il Washington Post e il documentarista Michael Moore hanno invocato la candidatura di The Rock, e lui si è detto seriamente interessato. Non che manchino gli impegni all'attore, che da qui al 2019 è coinvolto in ben tredici progetti cinematografici tra cui l'imminente "Baywatch" e il remake di "Jumanji". La vera svolta potrebbe però essere la carriera politica, dopo aver rifiutato di sostenere sia la campagna di Trump che quella di Hillary Clinton.

Penso che al momento mi trovo in una posizione in cui le mie parole hanno un certo peso e influenza ed è per questo che cercano il mio appoggio. (…) Se fossi Presidente, l'equilibrio sarebbe importante, la leadership sarebbe importante. Avere responsabilità su tutti. Se non condividessi l’opinione di qualcuno non lo sbatterei di fuori, anzi lo coinvolgerei. La prima cosa che faremmo sarebbe sederci parlare delle nostre differenti idee. È complicato al momento cercare di categorizzare la mia idea su quello che lui (Trump, ndr) sta facendo rispetto a come agirei io, a quello che vorrei vedere. (…) Vorrei una leadership migliore, più grande.

Johnson, nel cui vene scorre un potpourri di etnie (è nato in California da madre samoana e padre canadese di colore) si è nettamente schierato contro la politica in tema di migrazione di Trump e il muslim ban che ha temporaneamente negato l'ingesso ai cittadini di alcuni paesi musulmani: "Sono completamente in disaccordo. Credo nella sicurezza nazionale ma non penso che si debbano interdire gli immigrati. Io credo nell'accoglienza. La nostra nazione è stata costruita su questo e continua a essere forte per questo".

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