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Un film sulla storia di Gelsomina Verde, torturata e uccisa dalla camorra

Fortunato Cerlino, il Pietro Savastano di Gomorra, e Maddalena Stornaiuolo nel ruolo di Mina, saranno i protagonisti del progetto realizzato dal Collettivo Mina, laboratorio di Scampia che offre ai ragazzi delle Vele una possibilità. La storia di Gelsomina fu riportata in cima alle cronache dalla vicenda di Danielino e Manu, raccontata in “Gomorra – La serie”.
A cura di Andrea Parrella
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Il caso dell'omicidio brutale di Gelsomina Verde per mano della camorra, è stato uno dei più dolorosi della storia recente partenopea. Beninteso, non che le morti di innocenti possano avere un'importanza ed una gravità diversa l'una rispetto all'altra, ma è certo che, quando a distanza di tempo dai fatti emersero i particolari di ciò che la povera Gelsomina fu costretta a subire, l'opinione pubblica ne rimase particolarmente sconvolta, prima naturalmente di ricadere in un timido silenzio che venne risvegliato solo l'anno scorso, quando in "Gomorra – La Serie" la vicenda fu riportata in maniera romanzata, tramite la storia di Manu e Danielino.

Tra pochi mesi la vicenda della ragazza di Scampia diventerà un film, così come si è appreso negli ultimi giorni. Il progetto nasce dalla laboriosa e virtuosa attività che a Scampia viene svolta dal Collettivo Mina, una realtà nata sotto il segno di "Gomorra", proprio durante la serie e guidata e coordinata da Gianluca Arcopinto, un laboratorio reso vivo dai ragazzi delle Vele che vedono nella partecipazione ad opere cinematografiche un motivo di crescita e realizzazione di se stessi. Il film sarà diretto da Massimiliano Pacifico e, proprio nel segno di quel filo rosso che lo lega alla serie tv prodotta da Sky (in queste settimane si lavora alla seconda stagione), avrà come protagonisti Fortunato Cerlino, Pietro Savastano della serie Gomorra, e l'attrice Maddalena Stornaiuolo nel ruolo di Gelsomina. Il Collettivo Mina ambisce ad espandersi su tutto il territorio nazionale, dando vita ad una rete di progetti che perseguano il medesimo scopo. A Roma ad esempio, sta nascendo un progetto con gli animatori attori del Cinema America Occupato, che mira alla stesura di una sceneggiatura basata sulla storia della scuola calcio dove mosse i suoi primi passi Francesco Totti. Tante produzioni cinematografiche di una certa rilevanza hanno già deciso di aderire al progetto: BibiFilm, Cinema Undici, Fandango, Indigo Film, Lotus Production, Lucky Red, R&C Produzione.

La vicenda di Gelsomina Verde

Gelsomina era un'operaia in una fabbrica di pelletteria, legata affettivamente ad uno degli "scissionisti", Gennaro Notturno, tra quelli che, nei giorni della cosiddetta Faida di Scampia e Secondigliano, erano all'origine legati con il clan Di Lauro e che aveva deciso di passare dall'altra parte. Circa un mese fa l'arresto di Vincenzo Pariante, boss del clan che diede vita a quella faida sanguinosa. La relazione tra Gennaro e Gelsomina si era però interrotta da mesi, quando lui si nascondeva con una taglia sulla testa dai killer del Clan Di Lauro. Il 21 novembre 2004 Gelsomina Verde a 22 anni viene prima torturata e poi uccisa. Roberto Saviano scrive in "Gomorra":

Allora i fedelissimi di Di Lauro vanno da Gelsomina, la incontrano con una scusa. La sequestrano, la picchiano a sangue, la torturano, le chiedono dov’è Gennaro. Lei non risponde. Forse non sa dove si trova, o preferisce subire lei quello che avrebbero fatto a lui. E così la massacrano.

Il corpo di Gelsomina, finita con tre colpi di pistola alla nuca, venne poi dato alle fiamme, si suppone per evitare che venissero riconosciuti sul suo corpo i segni di quella vile tortura alla quale era stata sottoposta.

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