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Una donna alla regia di “50 Sfumature di Grigio”: è Sam Taylor-Johnson

Artista concettuale, produce installazione fatte di un mix di video e foto esposte in tutto il mondo: Sam Taylor Johnson porterà al cinema il best seller 50 sfumature di grigio. Non è la sua opera prima, è stata la regista del film “Nowhere boy”, sull’adolescenza di John Lennon.
A cura di Andrea Parrella
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Sarà una donna la regista della trasposizione cinematografica di 50 sfumature di grigio, il beste seller che ha venduto nel mondo oltre 70 milioni di copie per 37 paesi. Faceva gola a molti la possibilità di inscenare le vicende hot di Anastasia Steele, la protagonista del romanzo scritto da E.L. James, con Christian Grey (altro motivo di grossa discussione è stato il mare di ipotesi sull'interprete perfetto per il personaggio maschile). La prescelta a dirigere il film si chiama Sam Taylor-Johnson (il secondo cognome adottato dal suo compagno in foto, di 23 anni più giovane di lei), batte al fotofinish il favorito Joe Wright. E' un artista concettuale fortemente attratta dalle forme espressive che lambiscano il tema sessuale. Le sue installazioni consistono prevalentemente in un mix di foto e video, i suoi lavori si possono trovare in tutto il mondo, esposte al Moma a New York, così come al Pompidou a Parigi e anche in Italia, alla Biennale di Venezia. Ma la traduzione filmica della trilogia famosissima non è l'opera prima dal punto di vista cinematografico per la Taylor-Johnson, visto che è stata la regista della trasposizione cinematografica dell'adolescenza di John Lennon nel film intitolato Nowhere Boy risalente al 2009. Riuscirà la donna ad interpretare a pieno gli effetti scaturiti nel lettore dalla conturbanti storie scritte dalla James? Non v'è dubbio sul fatto che una sensibilità femminile potesse essere la scelta preferibile.

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