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Verdone: “Non sono depresso ma aiuto i miei amici a guarire dalla depressione”

Ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Carlo Verdone ha parlato del mestiere di regista ma anche della sua passione per la medicina. Ha spiegato di non essere depresso, ma di trascorrere molto tempo a studiare gli “effetti devastanti” che hanno alcuni antidepressivi, per aiutare gli amici che li usano.
A cura di Daniela Seclì
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Carlo Verdone è stato ospite dell'Istituto Italiano di Cultura di Parigi. L'attore e regista ha parlato a lungo del suo mestiere, della sua carriera, ma anche della grande passione che nutre nei confronti della medicina. Come dimostra il video pubblicato da Repubblica, Verdone ha giocato con la platea e mescolando le parole "melanconico" e "comico" ha affermato:

"Se vuoi dire, in maniera più raffinata, che Carlo Verdone è un "melancomico" ci sto. Se vuoi dire che c'è una strana patina leopardiana, io ci sto. Ma depresso no, altrimenti sarei pieno di Zoloft, Laroxyl e compagnia bella."

Gli viene fatto notare, però, che sembra conoscere bene i nomi dei farmaci che vengono in genere impiegati proprio per curare la depressione. Lui ha spiegato:

"Li conosco perché ho avuto molti amici che hanno avuto la depressione, curati da me nella maniera migliore – afferma con una punta di ironia. E devo dire che su dieci, nove li ho tirati fuori io. Come ho fatto? Con la mia grande passione per la medicina."

Ha svelato, dunque, il suo interesse per la medicina che porta avanti dedicandosi allo studio non appena ha un ritaglio di tempo:

"Poi si abusa, dicono "Verdone è fissato con la medicina", no io sono un appassionato. Io la sera quando posso, non vado su Wikipedia, ma vado sugli atti dei congressi. Adesso sto studiando tutti gli effetti devastanti che hanno due medicine, il Minias e lo Xanax, che sono due medicine veramente pericolose.

L'attore, però, non si limita ad accrescere la sua cultura in campo medico. Usa anche le conoscenze acquisite per cercare di convincere i suoi amici che soffrono di depressione, a smettere di ricorrere ai farmaci:

"Sto studiando e sto facendo proseliti, portando via quanti più amici posso, perché ormai tutti usano il Minias e lo Xanax. Li porto via. Ci sono riuscito con molti."

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