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35 anni fa usciva L’allenatore nel pallone, il cult satirico sul mondo del calcio con Lino Banfi

Il 26 ottobre 1984, usciva nelle sale il cult indimenticabile di Sergio Martino, una satira pungente sul caotico mondo del calcio italiano, dagli ingaggi esagerati agli imbrogli, dalle tifoserie rissose alle esagerate manifestazioni d’amore verso gli idoli sportivi. Tutte cose sempre attuali, segno che anche dopo 35 anni la situazione non è poi cambiata così tanto.
A cura di Ciro Brandi
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Esattamente il 26 ottobre 1984, il regista Sergio Martino portava nei nostri cinema L'allenatore nel pallone, commedia cult con Lino Banfi e un cast di altri attori davvero eccezionale. Banfi è Oronzo Canà, un allenatore di calcio che viene assoldato dalla Longobarda, neopromossa in serie A. La campagna acquisti, però, va malissimo, e quindi il nuovo allenatore si reca in Brasile, accompagnato dall’improbabile e truffaldino osservatore Andrea Bergonzoni (Andrea Roncato), tornando a casa con Aristoteles (Urs Althaus), una giovane promessa del calcio. Grazie a lui, la Longobarda vola in classifica, fino a quando la stella della squadra viene messa ko da Speroni (Stefano Davanzati). In realtà, il presidente Borlotti (Camillo Milli) vuole che la squadra retroceda in serie B perché per mantenerla nella massima serie ha bisogno di troppi soldi. Oronzo Canà, quindi, fare di tutto per perdere l’ultima partita, se no sarà licenziato.

Una satira pungente sul caotico mondo del calcio italiano

E’ superfluo dire che L’allenatore nel pallone, tra tutti i cosiddetti B-movies italiani dell’inizio degli anni ’80, è senza dubbio sul podio dei migliori 5. Sergio Martino, regista di grande esperienza nel campo della commedia sexy all’italiana, mise a segno il colpo migliore della sua carriera, lavorando tantissimo sulla sceneggiatura – con Franco Vernucci, Romolo Guerrieri, Pier Francesco Pingitore e lo stesso Lino Banfi – andando a fare sopralluoghi per le location a Rio De Janeiro per regalare al pubblico si una commedia, ma ben confezionata, esilarante e con attori straordinariamente bravi. Il risultato è un cult assoluto, una satira pungente sul caotico mondo del calcio italiano, dagli ingaggi esagerati agli imbrogli, dalle tifoserie rissose alle esagerate manifestazioni d’amore verso gli idoli sportivi. Tutte cose sempre attuali, segno che anche dopo 35 anni la situazione non è poi cambiata così tanto.

Lino Banfi al top e i camei eccellenti

Naturalmente, il fulcro di tutto il progetto, la chiave di volta della pellicola è il fenomenale Lino Banfi. Il suo indimenticabile Oronzo Canà è ispirato all’allenatore Oronzo Pugliese, in attività negli anni ’50 e ’60. L’uomo fu soprannominato Il mago di Turi perché, nella stagione 1964-65, quando era alla guida del Foggia, riuscì a battere la fortissima Inter di Helenio Herrera. Banfi sfrutta al massimo il suo accento pugliese, dando il meglio di se, con gag passate alla storia e dialoghi al fulmicotone che, ancora oggi, molti ricordano letteralmente a memoria. Sergio Martino fu bravissimo a scegliere anche il resto del cast, di cui fanno parte i grandiosi Camillo Miti, Gigi e Andrea, Giuliana Calandra, Stefania Spugnini, Licinia Lentini, Franco Caracciolo, Viviana Larice e Antonio Zambito, tutti attivi nel film e mai ombre di Canà. La pellicola è passata alla storia anche per i camei di calciatori e giornalisti famosi tra cui spiccano i nomi di Roberto Pruzzo, Carlo Ancelotti, Odoacre Chierico, Aldo Biscardi, Oscar Damiani, Francesco Graziani, Giampiero Galeazzi, Fabrizio Maffei e Nando Martellini.

La colonna sonora degli Oliver Onions e il sequel del 2008

Nulla fu lasciato al caso, neanche la colonna sonora che fu affidata fratelli De Angelis, meglio noti come Oliver Onions, conosciuti per le innumerevoli sigle di cartoni animati, per le musiche dei film di Bud Spencer e Terence Hill e della serie televisiva Sandokan. Quello che, forse, si poteva evitare era il sequel L’allenatore nel pallone 2, uscito nel 2008, sempre per la regia di Sergio Martino, con molti attori del cast del primo film e tantissimi "innesti" eccellenti. La pellicola, anche se portò a casa un incasso di tutto rispetto pari a circa 7.7 milioni di euro, non convinse la critica e neanche i fan del primo capitolo. Ciò, quindi, impedì che uscisse un terzo episodio del franchise.

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