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A.C.A.B., Favino alle prese con veri e delicati casi di cronaca

Il regista Stefano Sollina (“Romanzo Criminale”) porterà sul grande schermo “A.C.A.B.”, pellicola tratta dall’omonimo romanzo del giornalista de “La Repubblica”, Carlo Bonini. Il protagonista sarà Pierfrancesco Favino, coadiuvato da Marco Giallini e Filippo Nigro.
A cura di Ciro Brandi
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Il regista Stefano Sollina (“Romanzo Criminale”) porterà sul grande schermo “A.C.A.B.”, pellicola tratta dall’omonimo romanzo del giornalista de “La Repubblica”, Carlo Bonini. Il protagonista sarà Pierfrancesco Favino, coadiuvato da Marco Giallini e Filippo Nigro.

Il titolo è l’acronimo di “All cops are bastards” (Tutti i poliziotti sono bastardi), espressione emersa negli anni ’80 quando la band The 4-Skins – formata da skinheads – intitolò una propria canzone in questo modo, denotando, ovviamente, un’antipatia diffusa verso i poliziotti e le forze dell’ordine in generale. Partendo dagli skinheads, il detto A.C.A.B. si estese in breve tempo anche agli ultras e ai tifosi in genere, anche se in maniera meno forte e sentita.

La pellicola di Sollina si svolgerà tra il 2006 e 2007, biennio in cui i tre poliziotti/celerini – in quanto facenti componenti del reparto Celere di Roma – Cobra (Pierfrancesco Favino), Negro (Filippo Negro) e Mazinga (Marco Giallini) prenderanno sotto la propria ala protettrice il giovane Adriano (Domenico Diele), coatto e ribelle, educandolo alla dura vita di strada. Le vite dei tre poliziotti s’intrecceranno a fatti di cronaca realmente accaduti negli ultimi anni – Il G8 di Genova, l’assassinio di Giovanna Reggiani, lo sgombero dei campi Rom, la morte dell’ispettore Filippo Raciti e l’uccisione del tifoso laziale Gabriele Sandri da parte di un agente in un autogrill – ma il regista ci tiene a precisare che non darà un suo giudizio o messaggio morale.

Il film, già da tempo, sta suscitando molte critiche e aspettative, soprattutto per le delicatissime tematiche trattate. Non c’è dubbio sul fatto che “A.C.A.B.”, quindi, sia una delle pellicole più attese del 2012, anche perché le polemiche e le discussioni hanno sempre fatto da “tappeto rosso” verso il successo di un film. Staremo a vedere le reazioni del pubblico.

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