A Disney World via ai licenziamenti, 43mila dipendenti senza stipendio dopo Pasqua: 135 gli italiani
Un posto di lavoro da favola che con la pandemia di Coronavirus si è trasformato in un vero e proprio incubo. "Disney World" taglia 43mila posti di lavoro a fronte di perdite senza precedenti nella storia della Walt Disney & Co. L'azienda, che comprende dieci super parchi a tema in tutto il mondo (e più di 30 resort) , da quello storico a Orlando a quello di Parigi fino al più recente, aperto nel 2016, a Shangai, dà lavoro a un totale di oltre 100mila dipendenti circa. Di questi, 43mila sono i posti di lavoro congelati e senza stipendio fino a quando tutte le attività dei parchi a tema saranno chiusi.
L'azienda, in una nota, ha specificato che i 43mila dipendenti continueranno a ricevere l'assistenza sanitaria completa per un anno. I costi saranno ancora tutti a carico della Disney. Ogni posto di lavoro sarà garantito, inclusi gli scatti di anzianità, quando l'emergenza sarà terminata, assicura la Disney. I parchi sono chiusi a tempo indeterminato dalla metà di marzo. Da allora, la Disney è in una perdita che sembrava inimmaginabile soltanto pochi mesi fa. Sono solo 400 i posti mantenuti a pieno regime da Disney World, considerati ad oggi indispensabili.
Licenziati anche 135 ragazzi italiani
Tra i dipendenti licenziati da Walt Disney anche 135 italiani. Quattro arrivano dalle provincie di Bergamo. Sono tutti bloccati a Orlando, in Florida. "L'Eco di Bergamo" riporta la testimonianza di una di loro, Greta: "I nostri contratti sono sospesi e lunedì scorso ci è arrivata una lettera che ci chiede per motivi di sicurezza di lasciare le case in affitto nei residence Disney entro il 17 aprile e gli Stati Uniti il 18". Un problema, questo, non da poco: "I voli per Fiumicino via New York sono schizzati fino a 4700 euro". Per i ragazzi, il sogno si infrange in un paese che i sogni li ha sempre coltivati e visti realizzare.