A Mattia Torre il David per la sceneggiatura, la figlia: “Complimenti a mio papà che non c’è più”
La 66esima edizione dei David di Donatello 2021 ha visto trionfare nella categoria "miglior sceneggiatura originale", uno dei grandi talenti del cinema e della televisione italiana che, però, è scomparso nel luglio del 2019 a 47 anni dopo aver lottato contro il cancro, ovvero Mattia Torre. A lui, infatti, si deve a scrittura di "Figli", film che vede come protagonisti Valerio Mastrandrea e Paola Cortellesi. La figlia Emma, accompagnata da sua madre Francesca, ha ritirato il premio stupendo i presenti con un discorso intenso e toccante, nonostante la sua giovanissima età.
Le parole di Emma Torre
Un pensiero che nonostante le lacrime e l'emozione, la piccola Emma è riuscita ad esternare con una chiarezza disarmante che ha commosso anche il pubblico che ha accolto con grande trasporto questa premiazione: "Buona sera a tutti, innanzitutto volevo fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più. Volevo dedicare questo premio a tutte le persone che mi sono state vicine Nenne, Valerio Aprea, Valerio e Gordano Mastrandrea. Dedico questo premio a mio fratello Nico che mi fa ammazzare dalle risate e la mia mamma che non si arrende mai. Dedico questo premio ai miei amici. ‘Figli' parla anche di famiglie sole e di ostetriche che fanno nascere i bambini, ma anche di infermieri e medici che si impegnano affinché le persone non volino via. Bravo papà!".
La carriera di Mattia Torre
Nel 2002 scrisse il lungometraggio Piovono Mucche insieme a Luca Vendruscolo. Il progetto ottenne il Premio Solinas per la sceneggiatura. Nel 2003 insieme a Valerio Aprea scrisse il monologo teatrale In mezzo al mare, vincitore della rassegna Attori in cerca di autore al teatro Valle di Roma. Diverse le esperienze collezionato in campo televisivo. Dal 2004 al 2011 fu autore del programma Parla con me con Serena Dandini, mentre nel 2005 fu autore dello spettacolo teatrale Migliore di Valerio Mastandrea. Nel 2006, invece, scrisse un episodio de I Cesaroni. Il più grande riconoscimento gli arrivò dalla serie tv Boris di cui fu autore insieme a Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico. Sempre insieme a loro scrisse l’omonimo lungometraggio tratto dalla serie. Scrisse nel 2011 lo spettacolo teatrale 456 di cui realizzò un sequel per LA7. Nel 2016, inoltre, fu autore della serie tv Dov’è Mario? Con Corrado Guzzanti. Nel 2018, invece, RaiPlay ha pubblicato La linea verticale, basata sul libro scritto da Mattia Torre sulla sua malattia.