Addio a Ron Lester di “Varsity Blues”: è morto a soli 45 anni per problemi a reni e fegato
Lutto a Hollywood: a soli 45 anni è scomparso l'attore americano Ron Lester, conosciuto soprattutto per ruoli in piccoli cult del pubblico teen come "Varsity Blues" e "Non è un'altra stupida commedia americana", ma anche per serie tv come "Popular" e "Freaks and Geeks". Lo riferiscono i media americani: come riportato dal suo agente, Lester è morto in un ospedale di Dallas dopo 4 mesi di ricovero ospedaliero per insufficienza renale e epatica. Il decesso è avvenuto intorno alle 21 di venerdì 17 giugno, dopo che i medici avevano tolto il supporto vitale.
La morte della sorella, il tentato suicidio e l'obesità
Una carriera breve quella di Lester, funestata da tragedie e problemi di salute. Nato a Kennesaw, in Georgia, nel 1970, divise gli anni del liceo tra corsi di teatro e rodei locali. A 20 anni perse la sorella, morta nel 1990 appena 35enne, e considerò l'idea del suicidio: si puntò una pistola alla testa, ma l'arma non sparò, fatto che Lester prese come un segno divino.
Dopo aver esordito in uno spot pubblicitario, ebbe una piccola parte nel filmetto "Good Burger", per poi interpretare il suo ruolo più famoso, quello del grosso e ingenuo giocatore di football Billy Bob in "Varsity Blues", al fianco del mitico James Van Der Beek di "Dawson's Creek". Fu quindi Seidleman in "Freaks and Geeks", Michael ‘Sugar Daddy' Bernardino in "Popular" e Wally in "Sabrina, vita da strega" e Reggie Ray in "Non è un'altra stupida commedia americana".
Obeso fin dall'infanzia, Lester arrivò a pesare 230 chili. Nel 2001, subì un intervento chirurgico di bypass gastrico che gli consentì di perderne ben 158 e un'altra operazione di chirurgia plastica per eliminare l'eccesso di pelle. Negli ultimi anni, ha interpretato piccoli ruoli (tra cui un'apparizione in "CSI: NY"). Il suo ultimo film è "Bomb City", di cui era protagonista, ancora in lavorazione e previsto per il 2017.