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Addio Barry Coe, l’attore de I peccatori di Peyton morto per una malattia al midollo osseo

Morto a 84 anni l’attore americano Barry Coe, noto per film come il mélo cult I peccatori di Peyton e Lo squalo 2. Era stato anche nel cast della celebre serie tv western Bonanza e aveva vinto un Golden Globe. Si è a spento a Palm Desert, California, a causa di una sindrome mielodisplastica del midollo osseo.
A cura di Valeria Morini
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Barry Coe in I peccatori di Peyton e Lo squalo 2
Barry Coe in I peccatori di Peyton e Lo squalo 2

Addio a Barry Coe, attore e caratterista americano che aveva alle spalle una lunga filmografia tra metà anni 50 e fine anni 70. L'interprete è morto all'età di 84 anni lo scorso 16 luglio a Palm Desert, in California, ma la notizia è arrivata solo il 7 agosto, attraverso un necrologio. Coe si è spento a causa della sindrome mielodisplastica del midollo osseo.

La carriera di Barry Coe

Nato Barry Clark Heacock a Los Angeles nel 1934, aveva esordito con un piccolo ruolo in "La casa di bambu" di Samuel Fuller. La fama era arrivata nel 1957 grazie al ruolo di Rodney Harrington in "I peccatori di Peyton" ("Peyton Place" in originale), melodramma corale con Lana Turner ambientato in una cittadina del New England tra scandali e pettegolezzi: un cult d'annata che ha sdoganato argomenti pruriginosi (come la sessualità) a Hollywood e da cui è stata tratta una delle prime soap opera. Nel 1960 Coe vinse un Golden Globe come attore rivelazione in "La moglie sconosciuta" di Raoul Walsh. Recitò anche in "L'eroe di Sparta", "Viaggio allucinante", "Bravados", "Fratelli rivali" con Elvis Presley, nella celeberrima serie tv western "Bonanza" e in "Mac Arthur il generale ribelle". Il suo ultimo ruolo fu in "Lo squalo 2", sequel del celebre film di Steven Spielberg. Dalla fine degli anni 70 agll'inizio degli 80 in Usa è apparso nel ruolo di Mr. Goodwrench in una serie di famosi spot per la General Motors.

Cos'è la sindrome mielodisplastica

Le sindromi mielodisplastiche sono un gruppo di malattie del sangue caratterizzate da un difetto nel midollo osseo, che non riesce a produrre in numero sufficiente alcune linee cellulari del sangue come globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. La famiglia di Coe ha chiesto che vengano fatte donazioni in suo nome a Habitat for Humanity.

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