Al via il Festival del Cinema di Roma tra polemiche e ritardi [PROGRAMMA]
Il Festival Internazionale del Film di Roma ha un nuovo Direttore. Se n’è parlato tanto nei mesi scorsi e il cambio di poltrona ai piani alti della kermesse romana è stato al centro di numerose polemiche principalmente di carattere politico. Marco Müller, che oggi ha tenuto l’ennesima conferenza stampa di presentazione, proprio in concomitanza con l’avvio della manifestazione capitolina, ha avuto soltanto quattro mesi per mettere in piedi un concorso degno di questo nome, un tempo esiguo per riuscire a ottenere risultati pienamente soddisfacenti.
Il complesso di Renzo Piano, il blasonato Auditorium Parco della Musica, torna anche quest’anno a essere il cuore pulsante del Festival, il luogo dove si svolgeranno le proiezioni e il red carpet, per quanto questa volta le star scarseggeranno, lasciando a bocca asciutta i patiti del glamour. Tra gli ospiti internazionali che dovrebbero (il periodo ipotetico è d’obbligo in questi casi) calcare il tappeto rosso vedremo Sylvester Stallone, che consegnerà il premio Maverick Director Award (alla sua prima edizione) al regista Walter Hill, che l’ha diretto in “Bullet to the Head”, presentato Fuori Concorso, ma anche Jude Law che, insieme a Guillermo del Toro in veste di produttore e al regista Peter Ramsey, presenterà il nuovo film di animazione DreamWorks “Le 5 Leggende”. Verso la chiusura del Festival dovrebbero arrivare anche James Franco, che presenta un cortometraggio di cui è regista e Adrien Brody.
Ma passiamo ai film. La Selezione Ufficiale vede il Concorso internazionale, un Fuori Concorso, la linea di concorso CinemaXXI, dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale senza distinzione di genere e durata, e Prospettive Italia che intende fare il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema italiano. In più, la sezione autonoma e parallela, Alice nella città organizzerà, secondo un proprio regolamento, una rassegna di film per ragazzi. 59 i lungometraggi presentati in prima mondiale, tra cui spiccano quelli fuori concorso, come l’ultimo capitolo della saga di Twilight, Breaking Dawn – Parte 2, Mental di P.J. Hogan, e anche Le Guetteur di Michele Placido (con un cast tutto francese) e La Bande de Jotas, la nuova pellicola di Marjane Satrapi, premio Oscar per Persepolis.
Purtroppo però i presupposti non lasciano ben presagire. Per il momento, i biglietti venduti sono ben 15% in meno rispetto all’anno scorso, anche se questi dati sarebbe opportuno vederli alla fine del Festival. Alle accuse mosse contro Müller di aver epurato il Festival di quella veste popolare tipica della kermesse romana, il neo direttore ha così replicato: “dal canto mio posso dire di non aver mai diretto una festa, ho sempre diretto Festival. Non penso, comunque, si sia perso il carattere di festa al quale vi riferite, visto che ci sono i film hollywoodiani, visto che ci sono appuntamenti serali con incontri e ospiti e visto che il pubblico è coinvolto a più riprese durante la durata della manifestazione. Non penso si sia privilegiato soltanto un aspetto dimenticandone altri ecco“. incrociamo le dita quindi e che il Festival abbia inizio.