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Anche Corey Feldman accusa Marilyn Manson: “Ha abusato di me mentalmente per più di dieci anni”

Anche l’attore Corey Feldman, noto principalmente per il ruolo di Clark “Mouth” Devereaux in The Goonies, si inserisce nella lista di quelli che accusano Marilyn Manson di abusi. “Su di me, abusi mentali ed emotivi lunghi decenni, un’ossessione che dura venti anni”. Marilyn Manson parlava di lui nell’autobiografia “La mia lunga strada dall’inferno”.
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Anche l'attore Corey Feldman, noto principalmente per il ruolo di Clark "Mouth" Devereaux in The Goonies, si inserisce nella lista di quelli che accusano Marilyn Manson di abusi. "Su di me, abusi mentali ed emotivi lunghi decenni, un'ossessione che dura venti anni". Il polverone sulla star si è alzato dopo le accuse di Evan Rachel Wood, la sua ex compagna. Accuse che hanno creato il vuoto attorno alla figura della rockstar, abbandonato dalla casa discografica e dal manager.

Le accuse di Corey Feldman

Corey Feldman ha pubblicato un lungo post su Instagram in cui rivela tutto quello che è successo negli ultimi venti anni. Tra i fatti narrati, anche quello di avergli provato a far venire di nuovo voglia di usare cocaina. Fatti che vengono raccontati anche nell'autobiografia del cantante, Marilyn Manson & Neil Strauss – La mia lunga strada dall’inferno (Sperling & Kupfer).

Tentò di usarmi e di abusare psicologicamente di me come fossi un giocattolo, provando a manipolarmi e a farmi ripiombare nel vizio dopo cinque anni di sobrietà sniffando cocaina insieme a lui ai tempi del tour di Mechanical Animals.

Proprio nell'autobiografia di Mariyln Manson, alla domanda del giornalista: "Avevi paura che ti venisse un attacco di cuore per via della cocaina?", la rockstar risponde: "A quell’epoca no. Sembrava troppo ovvio. Solo gli stupidi si fanno rovinare dalla droga. Come John Belushi e Corey Feldman".

Le accuse di Evan Rachel Wood e la stanza dello stupro

Queste le accuse di Evan Rachel Wood: "Sono stata sottoposta al lavaggio del cervello e manipolata fino alla sottomissione. Ho smesso di vivere nella paura di ritorsioni, calunnie o ricatti – ha continuato l"attrice, accusando il cantante e spiegando di volerne smascherare il lato oscuro "prima che rovini altre vite" -. Sono qui per smascherare quest'uomo pericoloso e chiamare le molte industrie che gli hanno permesso di farlo, prima che rovini altre vite. Sono con le tante vittime che non staranno più zitte". Marilyn Manson ha negato tutte le accuse: "Ovviamente, la mia arte e la mia vita sono state a lungo oggetto di controversia, ma queste recenti affermazioni su di me sono orribili distorsioni della realtà. Le mie relazioni intime sono sempre state del tutto consensuali con partner che la pensano allo stesso modo. Indipendentemente da come, e perché, altri scelgano ora di travisare il passato, questa è la verità". Phoebe Bridgers ha invece parlato dell'esistenza della "camera dello stupro": "Andai a casa di Marilyn Manson quando ero adolescente assieme ad alcuni amici. Ero una grande fam. Lui fece riferimento a una stanza della casa come della "Stanza dello stupro". Pensavo fosse solo un orrendo senso dell'umorismo di un ragazzino, ma smisi di essere fan. Sono dalla parte di tutte coloro che sono uscite allo scoperto". 

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