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Ancora un caso di Hiv negli Usa, stop forzato alle riprese

Dopo Cameron Bay e Rod Daily, ancora un caso di Hiv nel mondo del porno americano: le associazioni che propongono gli standard di qualità e sicurezza sui set, dispongono lo stop forzato.
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Prima Cameron Bay, poi il suo compagno Rod Daily, scatenando il timore legittimo di infezioni a catena. Un terzo ed un quarto caso di Hiv, adesso, mettono definitivamente in ginocchio il mercato del porno americano, come riporta il "Los Angeles Times". I nomi degli attori restano ignoti, in quanto si stanno compiendo ancora gli accertamenti del caso, ma gli shooting sono stati sospesi di nuovo e, questa volta, pare che lo stop forzato sarà molto più lungo rispetto a quanto ci si è sempre aspettato in questi casi. E' un momento davvero molto duro per la redditizia industria dei film a luci rosse, visto che l'attenzione pubblica è tutta su di loro. Già alla fine di agosto era partita una moratoria, fortemente voluta dalla Free Speech Coalition, un "cartello" che unisce le più grandi aziende del porno, per monitorare e tenere alta la guardia, proponendo degli standard di qualità e sicurezza sui set.

"Stanno continuando a girare". Il sito RadarOnline, invece, punta il dito dicendo che a Los Angeles, ci sono produzioni che stanno girando ancora, infischiandosene dello stop dato dalla Free Speech. Si tratterebbe di una violazione molto grave, soprattutto per la salute degli attori. A questo punto, il rischio di un'espansione dell'infezione sempre crescente, è una cosa molto probabile.

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