Anna Galiena guida protesta dei forconi dei treni per TAV in ritardo (FOTO)
Tensione sul treno Alta Velocità dell 6.10 di questa mattina, che portava i passeggeri da Napoli a Milano. I pendolari presenti infatti sono stati costretti ad una protesta a causa di un disservizio per colpa del quale il treno, appena uscito dalla stazione partenopea, si è arrestato ad Afragola. Come afferma il leader degli Ecorottamatori Francesco Emilio Borrelli, che ha raccontato la vicenda, indignato, non appena giunto negli studi di Omnibus su La 7 "dopo circa 20 minuti di attesa hanno cominciato a chiedere spiegazioni. A quel punto il capotreno ci ha avvisato che c' era un guasto tecnico alla linea ed al materiale rotabile e che c' era il rischio di dover tornare in stazione. E' passato altro tempo e incalzato dai pendolari il personale ha raccontato una nuova versione dello stop informandoci che in realtà c' era stato un furto di rame. Motivazione che non ha convinto i pendolari che hanno denunciato con rabbia ed esasperazione ritardi giornalieri sempre sullo stesso treno ed allo stesso orario in particolare nelle ultime settimane. La loro versione è che in realtà si tratta di un treno con problemi seri di funzionalità e materiale rotabile difettoso. All' ennesima versione in cui veniva spiegato che la linea di percorrenza non era prioritaria e che bisognava aspettare il passaggio di altri treni prima di ripartire è scoppiata la protesta".
E a guidare la contestazione è stata l'attrice Anna Galiena, come documentato anche dalle foto della nostra gallery, che aveva un impegno a Torino per un intervento ed il ritardo l'ha mandata su tutte le furie. Con lei, alla testa della contestazione, anche un imprenditore spagnolo, che doveva ritornare in patria. Continua Borrelli:
Tra il personale e i pendolari ci sono stati momenti di forte tensione e anche dei tafferugli quando non si capiva bene se e quando il treno sarebbe arrivato a Roma. Sono volate parole grosse e ci sono stati spintoni al punto tale che il capotreno è stato costretto a rintanarsi nella sua cabina per evitare problemi assediato dagli utenti inferociti. Alcuni pendolari hanno cominciato ad autodefinirsi anche forconi dei treni. Il comportamento e la gestione della vicenda da parte dell' azienda è a mio avviso inqualificabile.