BAFTA 2015, trionfano “Boyhood” e “La Teoria del Tutto”
I BAFTA sono probabilmente l'ultimo step antecedente a quello finale nel lungo percorso che porta all'ambita e oramai incipiente notte degli Oscar, che quest'anno verrà celebrata il 22 febbraio (ecco tutte le nomination). I premi assegnati dalla British Academy Film and Television Art alle opere cinematografiche più rilevanti della stagione in corso. E quest'anno, in maniera similare a quanto accadde l'anno scorso d'altronde, la manifestazione sembra aver confermato, in parte, quelle che saranno le decisioni e gli orientamenti degli Oscar.
Confermato innanzitutto il successo planetario e orizzontale di Boyhood, il film che aveva già ottenuti ampi riconoscimenti ai Golden Globe, che si è portato a casa i premi come miglior film e regia, senza contare il già annunciato riconoscimento a Patricia Arquette, migliore attrice non protagonista. E allo stesso tempo è pressoché analoga la modalità di riconoscimento dell'ultima opera di Wes Anderson, Grand Budapest Hotel, che raccoglie i principali premi tecnici, in un certo senso minori, facendo intuire come anche agli Oscar potrebbe essere fuori dalla corsa ai premi principali: ad Anderson i premi per costumi, scenografia, passando per il trucco, la migliore musica di Alexandre Desplat, e la sceneggiatura originale.
E pure i premi agli interpreti non hanno consegnato esiti differenti da quelli che i Golden Globe avevano anticipato un mese fa, con Julianne Moore premiata per Still Alice, Eddie Redmayne per La Teoria del Tutto e J. K. Simmons non protagonista in Whiplas. Gioia anche per Interstellar, il film di Nolan con Matthew McCounaghey che si porta a casa il premio per i Migliori Effetti Speciali, mentre La Teoria del Tutto ottiene il premio come Miglior Film britannico. L'unica nota stonata è quella di Birdman, la pellicola di Inarritu acclamata come tra le principali candidate ad essere premiate agli Oscar: il film con Michael Keaton è rimasto infatti a bocca asciutta.