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Banderas si dà ai biopic: “Sarò Gianni Versace in un film, poi Pablo Picasso”

Ospite dell’Ischia Global Film Fest, l’attore ha rivelato i progetti che sta portando avanti, dimostrando grande fierezza per i progressi e l’apertura che il cinema hollywoodiano ha mostrato verso la sua gente. Poi sorride per l’imitazione di Crozza dello spot Mulino Bianco.
A cura di A. P.
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Negli ultimi anni lo abbiamo visto diventare simbolo di uno spot pubblicitarioche ha attratto su di lui non poche polemiche e sfottò (anche se il fatto che se ne sia parlato molto, rende di per sé lo spot riuscito). Per Antonio Banderas però, tra i più noti attori ispano-americani del contesto hollywoodiano, non ci sono solo Rosita e i suoi biscotti. Ospite della rassegna "Ischia Global Film & Musica Fest", che si sta tenendo in questi giorni nell'isola del Golfo di Napoli, l'attore ha infatti rivelato di avere diversi progetti in cantieri, importanti, e riferiti ai biopic di due personaggi che hanno, nella storia recente dell'arte e della moda, un'importanza decisamente rilevante. Si tratta di Gianni Versace e Pablo Picasso. Banderas sarà protagonista di entrambi i racconti della vita dei due personaggi. In questi mesi sta già girando il film inerente la vita del celebre stilista, morto tragicamente a metà degli anni '90 in America. E nei prossimi mesi prenderà invece il via il progetto su Picasso:

Interpretare Versace sarà fantastico è un personaggio così speciale. Le riprese partiranno a marzo, stiamo finendo la sceneggiatura. Quella di Versace è una storia pazzesca, pensando da dove è partito, ma anche a quella fine orrenda. Con Picasso dovremmo partire l'anno prossimo, le difficoltà sono state molte. Sono molto felice di interpretare il pittore, è anche curioso che sia nato poco distante da casa mia. Nel film racconteremo i 33 giorni in cui Picasso ha dipinto Guernica

Banderas ha saputo prendersi in giro apprezzando l'imitazione che Crozza fa del suo spot Mulino Bianco, ma poi ha anche esaltato il cambiamento epocale di cui è stato protagonista a spettatore, di quel cinema americano che ha progressivamente saputo accogliere la comunità che lui rappresenta, fino a vederla trionfare alle ultime due edizioni degli Oscar: "Sento insieme ad altri di aver fatto parte di una piccola rivoluzione. Sono arrivato in America quando la comunità ispanica non aveva quasi rappresentanza, e a noi attribuivano solo ruoli da cattivo. Penso a Mambo Kings, il mio primo film americano. Ma cinque anni dopo ero Zorro, e il cattivo era biondo e con gli occhi azzurri. Poi c'è stato "Il gatto con gli stivali" che aveva un accento spagnolo, e il cattivo invece la voce di Billy Bob Thorton. Con Javier Bardem, Penelope Cruz, e poi registi come Alejandro Gonzales Inarritu, Alfonso Cuaron non ci sono più stereotipi". Infine, per non farsi mancare proprio nulla, Banderas ha anche preso parte ad un rap con Clementino e Alessandro Siani, divertendosi a cantare il tormentone del rapper campano "Cos Cos Cos".

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