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Ben Affleck si infuria in tv, accusa uno scrittore di razzismo contro l’Islam

Il regista si infuria durante una diretta televisiva della HBO nella quale si tratta la tematica del conflitto con l’Isis e accusa un commentatore che definisce la religione come una sorta di mafia nella quale si rischia la vita se si dice qualcosa di sbagliato.
A cura di A. P.
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Era un Ben Affleck infuriato quello che, nel corso di una trasmissione televisiva, non ha accolto assolutamente in maniera positiva il parere di uno scrittore che accusava con molto impeto la civiltà e la religione islamica, legando il tutto alla delicatissima situazione internazionale che si sta profilando in questo periodo con l'autoproclamato stato dell'Isis. Cos'è accaduto di preciso? Il regista da Oscar, protagonista del film diretto da David Fincher "Gone Girl", è stato ospite dello show televisivo della HBO e, durante la diretta televisiva, ha avuto fortemente da ridire su alcune affermazioni sostenute dall'opinionista Bill Maher, che ha offerto un paio di definizioni alquanto discutibili nel merito di una situazione che , per ovvie ragioni, mescola politica e religione in maniera molto rischiosa. L'argomento, di per sé delicato, ha concesso a Maher anche alcuni applausi. Nella sua argomentazione è arrivato a definire fallimentare l'atteggiamento liberale secondo il quale ogni forma di critica nei confronti della religione islamica sia di fatto interdetta. Le sue conclusioni, dopo una discussione lunga e ampia, sono piuttosto forti, l'opinionista definisce l'Islam come una miniera di cattive idee e le organizzazioni islamiche come una sorta di mafia, dove se dici qualcosa di sbagliato vieni ucciso.

https://www.youtube.com/watch?v=IafWePD1DVw

Ben Affleck non ha assolutamente accettato questo tipo di approccio, criticando fortemente Maher, anche a muso duro e definendo stupidaggini quelle che lui ha pronunciato. Contesta l'opinionista chiedendogli: "Tu sei dunque una persona che crede di possedere l'interpretazione ufficiale della dottrina islamica. Stai dunque cercando di dirci che l'islamofobia non esiste?". Poi il regista ha concluso: "Le persone che credono sia giusto uccidere qualcuno che sbaglia nei confronti della religione islamica non sono così tante come credi". La situazione si è poi progressivamente calmata in studio, ma il video, in lingua originale, fa capire come per alcuni minuti, non lo sia stata affatto.

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