Benigni omaggia Cerami: “Mi ha insegnato a far battere i cuori”
Di certo tutti attendevamo quella che sarebbe stata la reazione del personaggio che pareva artisticamente più legato a Vincenzo Cerami, scomparso questa mattina a 72 anni dopo una lunga malattia. Agli ultimi David di Donatello lui e Nicola Piovani erano andati a ritirare un premio alla carriera per lo sceneggiatore scrittore, che lo omaggiava di una felicissima carriera, riuscita nei suoi obiettivi. Ma quella loro presenza lasciava già presagire che le condizioni fisiche non fosse ottimali. Ed anche il loro tono, col quale annunciavano che si auguravano presto di poter tornare a lavorare con lui, non era una premessa benaugurante.
Vincenzo Cerami è morto e lascia Roberto Benigni (per il quale ha scritto anche la canzone "Quanto t'ho amato"), con cui ha scritto alcuni dei lavori più fortunati del cinema italiano degli ultimi anni (inutile sottolineare il pluri premiato "La Vita è Bella") cui è inevitabile esprimere tutta la gratitudine artistica, ma soprattutto umana, che deve ad un grande maestro: "Mi ha insegnato come si fa a far battere il cuore alla gente – dice Benigni – Che bellezza essergli stato amico. Che regalo! Aver conosciuto Vincenzo Cerami è stato un regalo che qualcuno mi ha fatto e non so chi sia. A volte ringraziavo a caso, un regalo grande. Come mi piaceva stare insieme a lui! Gli ho voluto un bene che non c'è verso dirlo. Scrittore, rugbista, sceneggiatore, ballerino di twist imbattibile, poeta. Mi ha insegnato come si fa a far battere il cuore alla gente. Che bellezza essergli stato amico. Che regalo! Grazie Vincenzo, per te il mio più bel sorriso"