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Björk torna a recitare 20 anni dopo, sarà nel cast di The Northman con la figlia Isadora

L’artista torna sul set di un film a 20 anni di distanza dal film di Lars Von Trier in “Dancing in the dark”, esperienza che Björk definì traumatica per le molestie e umiliazioni nei suoi confronti da parte del regista danese. “The Northman” sarà un kolossal ambientato nell’Islanda del decimo secolo.
A cura di Andrea Parrella
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Björk torna al cinema, a vent'anni dall'ultima e unica significativa esperienza sul grande schermo, diretta Laars Von Trier in Dancer in the dark. La poliedrica artista si riaffaccia sulla settima arte con The Northmanfilm che sarà direttore da Robert Eggers, regista di The Lighthouse, film con Willem Dafoe e Robert Pattinson molto acclamato alla croisette a Cannes nel 2019.

The Northman sarà ambientato in Islanda

The Northman sarà un kolossal di ambientazione vichinga con un cast di grandi star da Willem Dafoe a Nicole Kidman, passando per Bill e Alexander Skarsgard e Anya Taylor-Joy. Gruppo al quale si aggiunge proprio Björk con un dettaglio per niente irrilevante, come ha sottolineato il post di un membro della troupe: al suo fianco ci sarà anche la figlia Isadora, avuta con Matthew Barney, nata il 3 ottobre 2002. Il film è ambientato nel decimo secolo in Islanda, terra natia dell'artista, nasce da una sceneggiatura scritta dal regista e dal poeta islandese Sjón. La storia è quella di un principe, interpretato da Alexander Skarsgard, che cerca vendetta per la morte del padre.

Le accuse di molestie di Björk a Lars Von Trier

La prima esperienza di Björk, il film del 2000 diretto da Von Trier che vinse la Palma d'Oro alla 53esima edizione del Festival di Cannes, non rappresenta per l'artista un ricordo piacevole. Nel 2017 raccontò di molestie e umiliazioni nei suoi confronti da parte del controverso regista danese. Lo aveva scritto su Facebook:

Nel momento in cui iniziai a confrontarmi con il lavoro d’attrice mi fu chiaro che essere molestata e umiliata dal regista, che a sua volta era incoraggiato dal suo staff, sarebbe stata la norma. […] Mi fu chiaro che l’industria del cinema permette che un regista possa toccare e molestare un’attrice.

La cantante aveva inoltre rivelato che come punizione per essersi ribellata alla volontà del regista, questi l’additò davanti a tutto lo staff come una persona difficile.

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