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Blockbuster chiude: le 7 cose che non ci mancheranno

Il McDonald’s del noleggio video ha chiuso dopo anni di onorata carriera. surclassato dal download su internet sorge la curiosità di chiedersi “cosa non ci mancherà” di Blockbuster. Tutti sono liberi di partecipare al sondaggio.
A cura di Andrea Parrella
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Si poteva decisamente definire il McDonalds delle catene di noleggio film. Ieri, dopo anni di onorata carriera, ha definitivamente chiuso i battenti Blockbuster. Simbolo di un paio di generazione, giunto ad avere sino a 9000 negozi aperti in occidente, surclassato definitivamente dal libero, democratico ma illecito download su internet. Per noi italiani Blockbuster ha sicuramente rappresentato una parentesi più breve, dal punto di vista temporale, rispetto a quello che ha significato per i cittadini di altri paesi, americani su tutti. Sicuramente si può dire, d'altronde, che sia penetrato nelle abitudini quotidiane nostrane e che chiunque, leggendo la notizia della definitiva calata di saracinesca, sia stato caricato da un accenno di tristezza (altresì immotivato). Per risollevarci, abbiamo fatto due conti, intendo velocemente che saranno molte di più le cose che di Blockbuster non ci mancheranno. Eccone qui snocciolate alcune, lista che vi sproniamo a rimpinguare, doveste essere ispirati:

1 – Nella custodia giusta, il film sbagliato – Giuri solennemente colui che non abbia mai riscontrato il suddetto problema. Vai da Blockbuster per cercare il tuo film, magari nemmeno profondamente ispirato, nemmeno tanto convinto del fatto che quella sia la sera giusta per vedere quel film, per vedere un film in generale. Ti convinci progressivamente, dando un occhio al cast, proiettandoti psicologicamente nel film e gli M&m's fondamentalmente ti convincono che così debba essere: stasera ti appassionerai ad un pseudo "sparatutto mazzate di morte" che in fondo ha anche la sua vena sentimentale, che in fondo in fondo va oltre i meri cazzotti nei denti. Ti metti in macchina e torni a casa carico di illusione, svanirà non appena il film sarà finito ma hai buona possibilità di tenere duro fino alla fine. La brutale scoperta la fai compiendo il semplice gesto al quale avresti dovuto pensare al momento della consegna, quando però eri concentrato sul farti piacere Van Damme: la custodia è giusta, il film è malauguratamente quello sbagliato. A questo punto, col testosterone che ti trovi nelle vene, lo stile "Serendipity" vuol dire semplicemente conato.

2 – La copia che cercavi è stata rubata – Simpatica variante di quella sopra descritta, meno illusoria ma più scottante. Quando sei giunto a casa e hai trovato il film sbagliato nella custodia cominci a fartene un'idea, i primi dieci minuti sono i più duri della tua vita, secondi solo ai vagiti dei primi minuti dopo l'uscita dalla pancia di tua mamma. Ma dopo un po' la rabbia e la disillusione svaniscono, magari per la fortuna di trovare in tv un film inatteso. Al contrario, cerchi proprio il film che vuoi nella speranza di trovarlo e, appena entrato, l'addetto ti dice che di quel film è rimasta solo una copia. Stringi i pugni nelle tasche per nascondere la gioia e attendi che il film ti venga consegnato. Dopo due minuti di ricerca affannosa, lo stesso addetto arriva e ti dice che il film è stato rubato. E allora niente, ma proprio niente, potrà rimediare a quel dolore.

3 – Onerosi ritardi accumulati – Le congiunzioni astrali faranno sempre in modo che la presa a noleggio del film risulti un'impresa esponenzialmente più semplice della restituzione. Il traffico per arrivare in macchina, il pigiama da togliere proprio nel giorno in cui non ne hai voglia, il buco dell'ozono. E dopo la fatidica soglia dei tre giorni sai che comincerai a pagare un botto per ogni giorno di ritardo. Ma mentre conti quanto dovrai pagare stai già pagando di più di quanto dovessi pagare all'inizio della conta. Niente più di questa situazione è esemplificativo del concetto di "circolo vizioso".

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4 – I pop corn caramellati esistono? – La moda è di avvento recente in Italia: i pop corn al caramello sembrano ancora una novità nei cinema nostrani. Figurarsi da Blockbuster, dove trovare quel prodotto che avevi visto solo una volta a Dinseyland, con la faccia di Topolino stampata sull'involucro, ti pare un'impresa impossibile. Si narra di qualcuno che abbia seriamente cominciato a credere si trattasse di allucinazioni, che i pop corn caramellati non esistessero e che la colpa fosse tutta da attribuire all'effetto post lobotomia di Disneyland.

5 – Per un pugno di porno – Da Blockbuster non ci sono porno. Accondiscendere al proprio sviluppo nel luogo dall'insegna gialla e verde è sempre stato impossibile. Questo perché non erano interdetti solo i film spinti, cosa della quale ci si sarebbe fatti una ragione, ma non era possibile trovare nemmeno una copia remota, utilizzata come ferma porta o sotto mouse di Showgirl, paradisiaca esperienza di visione.

6 – Gli M&m's blu – Probabilmente l'esperienza è solo personale, ma va riportata per dovere di cronaca: cos'hanno fatto gli m&m's blu perché fossero banditi dai centri di noleggio Blockbuster? Sì va bene, i classici sono un evergreen, irrinunciabili, se ti fanno schifo non puoi dirlo perché l'affermazione risulta di stampo sacrilego. Ok, quelli gialli con le noccioline sono un must, apoteosi agrodolce e quant'altro… ma vogliamo parlare di quelli blu? L'invenzione del secolo coi wafer all'interno? La mia impressione personale, non lo nego, è stata quella della censura. Continuo ad esserne convinto.

7 – Che vuol di'? – Una cosa, è certo, non ci mancherà: chiedersi che cacchio voglia dire il termine "Blockbuster". Non l'abbiamo mai voluto sapere, non vogliamo saperlo, preferiamo morire ignoranti. Pure su Wikipedia ci si chiede in maniera pomposa dell'etimologia, l'origine del nome. La sensazione è che, in questo caso (e chissà quanti altri) non lo sappiano nemmeno loro. E va bene così.

8 – Quello che ci mancherà – La prassi inusitata del conto bancario, del numero di carta, il semplice affidamento ad un documento di identità e alla fiducia, hanno dato vita a situazione debitorie di alcuni clienti nei confronti di Blockbuster, che un agente di riscossione serio avrebbe potuto procedere alla confisca dei beni. Siamo più che certi che a qualcuno, di Blockbuster, mancherà la possibilità di non riconsegnare il film preso a noleggio. Che in fondo è semplicemente una postilla del punto 3, o meglio la sua visione edulcorata.

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