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Cannes 2020 slitta ancora: “Impossibile tenerlo nella forma originale, valutiamo altre opzioni”

Il 2020 non vedrà il Festival di Cannes svolto nella sua forma tradizionale: come riferito in un comunicato della direzione, la kermesse cinematografica francese non si terrà a luglio come annunciato ma slitterà ulteriormente. Forse in una forma alternativa: “Quando la crisi sanitaria passerà bisognerà dimostrare l’importanza del cinema”.
A cura di Valeria Morini
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Continua il giallo sul Festival di Cannes 2020, la cui organizzazione è sempre più complessa a causa del della pandemia globale. Inizialmente spostata dalla tradizionale collocazione di maggio a fine giugno, la kermesse cinematografica slitterà ulteriormente a causa delle nuove norme stabilite dal presidente francese Macron che impediranno lo svolgersi di grandi eventi sino a metà luglio. Anche nell'ipotesi che la crisi sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus si risolva in estate, appare alquanto improbabile che il festival si svolgerà nella forma tradizionale. Dopo un'iniziale chiusura alla possibilità di organizzare un festival in streaming, non è escluso dunque che Cannes faccia marcia indietro e ripensi a questa opzione. Altra possibilità tutt'altro che improbabile, purtroppo, è la definitiva cancellazione dell'edizione 2020.

Il comunicato del Festival di Cannes

Questo il comunicato rilasciato dalla direzione della manifestazione: "In seguito alla dichiarazione del presidente francese, lunedì 13 aprile, abbiamo riconosciuto che il rinvio del 73 ° Festival Internazionale del Cinema di Cannes, inizialmente considerato per la fine di giugno all'inizio di luglio, non è più un'opzione. È chiaramente difficile presumere che il Festival di Cannes possa svolgersi quest'anno nella sua forma originale. Tuttavia, da ieri sera abbiamo avviato molte discussioni con professionisti, in Francia e all'estero. Concordano sul fatto che il Festival di Cannes, un pilastro essenziale per l'industria cinematografica, debba esplorare tutte le contingenze che consentono di sostenere l'anno del cinema rendendo Cannes 2020 reale, in un modo o nell'altro. Quando la crisi sanitaria, la cui risoluzione rimane la priorità di tutti, passa, dovremo ribadire e dimostrare l'importanza del cinema e il ruolo che il suo lavoro, gli artisti, i professionisti, i cinema e il loro pubblico svolgono nella nostra vita. È così che contribuiscono il Festival di Cannes, il Marché du Film e le sezioni parallele (Semaine de la Critique, Quinzaine des Réalisateurs, ACID). Ci impegniamo e desideriamo ringraziare tutti coloro che sono al nostro fianco, funzionari pubblici (City Halle di Cannes, Ministero della Cultura, CNC), membri del settore, nonché i nostri partner. Tutti sanno che molte incertezze continuano a regnare sulla situazione sanitaria internazionale. Speriamo di essere in grado di comunicare tempestivamente in merito alle forme che prenderà questa Cannes 2020".

Cosa succederà alla Mostra di Venezia

Cosa accadrà invece alla Mostra di Venezia? Allo stato attuale delle cose, i lavori procedono regolarmente: "Noi lavoriamo alla selezione come un'annata normale, per quanto consapevoli di quello che ci accade. Da qui a settembre immaginiamo non solo per noi festival ma per il cinema e il mondo che il virus sia regredito", diceva il direttore Alberto Barbera a marzo. Nel frattempo, la pandemia non si è arrestata e si va verso una fase di allentamento delle misure, che però continueranno a comprendere il distanziamento sociale ancora per parecchi mesi. Difficile pensare di svolgere un normale festival a queste condizioni, motivo per cui anche Venezia dovrà probabilmente pensare a variazioni e alternative.

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