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Cate Blanchett e l’esordio non proprio da Oscar: un film nel ranch di Bin Laden

L’attrice premio Oscar, per uno dei suoi primi ruoli in carriera, fu comparsa in un film egiziano a quanto pare ambientato nel ranch di proprietà del fondatore di Al Qaeda.
A cura di A. P.
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E' proprio il caso di dire che tutti sono costretti a passare per la gavetta, capace di temprare un professionista, o nel caso specifico un'attrice destinata a diventare premio Oscar come miglior attrice. Stiamo parlando di Cate Blanchett, la meravigliosa attrice australiana che domenica sera si è conquistata l'ampiamente meritata statuetta battendo nomi del calibro di Meryl Streep e la Dench per la sua interpretazione strepitosa in Blue Jasmine di Woody Allen. Ebbene, in queste ore emerge un aneddoto curioso e insolito in merito agli inizi della sua carriera, quando non era chiaramente ricercata come probabilmente sta accadendo in queste settimane, nelle quali invece la Blanchett è sicuramente la più quotata delle attrici in circolazione.

Secondo quanto racconta lo sceneggiatore Issam Al Shammah, sceneggiatore della pellicola "Kaboria" (dall'arabo, granchio) girato nel 1990, in cui recitò la diva come comparsa, alcune delle scene furono realizzate in un ranch di proprietà di Osama Bin Laden, il fondatore di Al Qaeda mente dell'attentato alle Torri Gemelle. Secondo quando Al Shammah afferma, il tutto avvenne quando la Blanchett non aveva che 18 anni e fu ingaggiata nella pellicola per cinque sterline egiziane al giorno (equivalenti a circa 70 centesimi di dollaro) e con la promessa di avere un panino di felafel. Nella scena alla quale la Blanchett partecipa la si vede con un abito verde prendere parte ad una festa nella quale imperano musiche arabeggianti.

D'altronde la stessa attrice non ha mai negato di aver partecipato a quel film, aggiungendo anzi dei particolari proprio sulle condizioni lavorative e il rispetto dei patti. Lo disse in un'intervista al Film Society: "Ero in viaggio attraverso l'Egitto e soggiornavo in un ostello chiamato Oxford. Ho dovuto recitare il ruolo di cheerleader. Era un film di boxe. Il felafel non è mai arrivato, così ho lasciato". Affermazioni contestate dallo stesso Al Shammah quelle sul compenso:

Le comparse hanno ricevuto una maggiore quantità di denaro rispetto a quello che gli altri prendevano in altri film

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