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“Che strano chiamarsi Federico!”: Il maestro Scola racconta il suo amico Fellini

Ettore Scola ha presentato il suo ultimo gioiello alla Mostra del Cinema di Venezia e ha commosso tutti. Il diario del maestro ripercorre le tappe dell’amicizia che lo legava al grande Fellini, ma diventa anche un clamoroso omaggio alla storia del cinema italiano, quello autentico.
A cura di Ciro Brandi
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E’ stato appena presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, fuori concorso, alla presenza del Presidente Napolitano e ha emozionato tutti. Il film documentario omaggio del maestro Ettore Scola al grande Federico Fellini è fatto di materiale di repertorio, pezzi di film, interviste nei luoghi della loro gioventù, riprese fatte a casa di Fellini e al mitico Studio 5 di Cinecittà. Scola ha voluto dipingere uno straordinario quadro del suo amico, assieme alle sue figlie Paola e Silvia, per riportare in vita quel mito mai tramontato, raccontando la loro amicizia iniziata negli anni Cinquanta al giornale “Marc’Aurelio” e proseguita fino alla morte di Fellini. E’ una sorta di diario che ripercorre – ricorrendo anche alla fiction – le tappe di uno dei più grandi registi di sempre e dell’intero cinema italiano, narrato dalla splendida voce di Vittorio Viviani e pieno di vecchie glorie come Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Anna Magnani. Quel cinema che tutto il mondo c’invidia. Durante la proiezione a Venezia, Ettore Scola ha ricevuto il premio Jaeger-LeCoultre to the Filmmaker 2013 per il segno indelebile che ha lasciato nel cinema contemporaneo. Correte al cinema, a partire dal 12 settembre, per non perdere questo capolavoro italiano.

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