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“Chiamami col tuo nome” rimosso dal Festival di Pechino per le scene d’amore gay

Il film di Luca Guadagnino premiato con un Oscar è stato tolto dal programma del Beijing International Film Festival. Non c’è una spiegazione ufficiale, ma in Cina l’omosessualità è considerata un tabù e il governo ha assunto il pieno controllo su media, film ed editoria.
A cura di Valeria Morini
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Dopo il successo, l'Oscar e i tantissimi premi conquistati, arriva una brutta notizia per Chiamami col tuo Nome di Luca Guadagnino. Il film del regista italiano è stato infatti rimosso dal programma del Beijing International Film Festival, manifestazione cinematografica che si terrà a Pechino dal 16 al 23 aprile. Lo ha confermato la Sony Pictures che distribuisce il film: Chiamami col tuo nome era stato inserito in una sezione collaterale del programma ufficiale originale, salvo poi essere tolto. Non c'è una spiegazione ufficiale, ma non è difficile capire perché il festival, finanziato dal governo cinese, abbia compiuto questa scelta: la pellicola racconta una storia d'amore gay, argomento considerato tabù in Cina.

La repressione dell'omosessualità sui media in Cina

Nella Repubblica Popolare Cinese l'omosessualità non è ufficialmente un reato, ma è al centro di una forte repressione culturale. I gay vengono discriminati e quelli che sono considerati "comportamenti sessuali anormali" sono stati banditi in TV e sui media online: pensiamo al caso di I segreti di Brokeback Mountain del regista taiwanese Ang Lee, vietato nel Paese. Alcune settimane fa, inoltre, il parlamento ha approvato una legge per consentire al dipartimento di propaganda del Partito Comunista di avere il pieno controllo su film, notizie ed editoria. Non si tratta peraltro del primo problema di questo tipo per Chiamami col tuo nome, recentemente vietato in Tunisia proprio per le scene d'amore tra due persone dello stesso sesso.

Chiamami col tuo nome premiato con l'Oscar

Chiamami col tuo nome ha conquistato l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, andato a James Ivory. Il film è interpretato da Timothée Chalamet e Armie Hammer, protagonisti di un'appassionata storia d'amore tra un diciassettenne americano e uno studente dottorando, nella campagna lombarda del 1983. La fonte è il romanzo omonimo di André Aciman, che Luca Guadagnino ha trasformato in un vero e proprio film di culto. Tanto che è già in previsione un sequel, ambientato alcuni anni dopo e con Chalamet e Hammer chiamati a riprendere i panni de protagonisti Elio e Oliver. Il nuovo film dovrebbe uscire in sala nel 2020.

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