Christian De Sica: “Se racconto quello che so di De Laurentiis…”
Dice addio ai cinepanettoni Christian De Sica che, in un'intervista rilasciata al Correre della Sera, svela le motivazioni di quest'amara scelta. Troppi film tutti uguali, con le stesse situazioni, gli stessi sponsor da pubblicizzare, le sempre identiche mogli tradite e arrabbiate e via dicendo. Christian rivela di aver fatto una scelta ponderata per rispondere a un suo desiderio di fare anche altro:
Il 2 settembre inizio le riprese di Colpi di fortuna, il mio ultimo cinepanettone. Poi basta: i miei impegni con Aurelio De Laurentiis finiscono qui. Per 30 anni ho fatto sempre lo stesso film, con le stesse situazioni, quasi con le stesse battute: le vacanze, l’aeroporto, le mogli tradite, la droga, gli sponsor, i panorami turistici da inquadrare, i marchi delle auto e delle compagnie aeree da riprendere. Se il pubblico non si è stufato forse un po’ di merito è anche mio, di questa faccia che ha continuato a far ridere. Se sei un cane e reciti l’Amleto hai sempre il testo di Shakespeare dietro cui nasconderti. Ma se reciti uno sketch di Amurri, Verde e Costanzo e non sei bravo, non puoi resistere tanti anni.
La voglia di cimentarsi in altri progetti – La stanchezza ha infine avuto la meglio e, con piglio amaro, De Sica aggiunge:
Avrei potuto non firmare tante esclusive con Aurelio. Non voglio dare la colpa a lui, la colpa ce l’ho io, anche di aver creduto alle sue promesse. Firmavo un contratto per cinque film perché avrei dovuto farne due come attore da solo, uno come regista, uno magari con Nuti e uno con Verdone. Ma poi mi spiegava che se metteva me e Verdone in un unico film ci perdeva, perché bastava uno solo ad attirare il pubblico. Mettendoci insieme incassava la metà e così mi ritrovavo a fare cinque cinepanettoni. Ma l’affetto della gente è qualche cosa che ti resta dentro. I cinepanettoni me l’hanno dato, non vedo perché dovrei rinnegarlo: capita così raramente, è la mia più grande soddisfazione. Se ho fatto bene i conti, con Colpi di fulmine e Il principe abusivo arriverò a 27 biglietti d’oro. E in quei due ultimi film non dicevo parolacce. Ma nessuno l’ha fatto notare.
La stilettata a De Laurentiis – Ritornando sulla separazione da Massimo Boldi, l'attore ne approfitta per lanciare l'ultima stilettata all'indirizzo del suo ex produttore, svelando che se solo volesse, ne avrebbe fin troppe da raccontare:
A me sembra che se la canti e se la suoni da solo: è lui che ha rotto la coppia, firmando con un altro produttore perché guadagnava di più e non voleva più stare in coppia. Poi si è pentito e adesso vorrebbe che tornassimo insieme. Ma a che fare? Mi viene in mente solo “I ragazzi irresistibili”, ma dovrebbe passare ancora qualche anno. Oppure potremmo interpretare un film intitolato Cinepanettone dove siamo due vecchi attori incavolati neri e raccontiamo quello che sappiamo di De Laurentiis, dei soldi, delle signorine di Berlusconi, delle raccomandazioni, delle stupidate…
E qualcosa, seppur sotto forma d'immaginaria sceneggiatura, l'ha già rivelato…