Claire Denis, tra Africa e Francia
Uscirà tra pochi giorni (il 24 marzo) nelle sale francesi White Material, il nuovo film della regista francese Claire Denis, già passato all'ultimo Festival di Venezia. Un lavoro ambientato in un paese africano, nel quale vive Maria, donna bianca che da tanti anni gestisce insieme alla sua famiglia una piantagione di caffè. Nel territorio è in atto una rivolta sociale, e la situazione diventa sempre più pericolosa. Tutti consigliano a Maria di lasciare tutto e tornare in Francia, per salvaguardare se stessa e i suoi cari, ma lei, testarda, rifiuta di andarsene. A quel punto il suo ex marito, preoccupato che la tensione ambientale possa degenerare, decide di organizzare di nascosto il rimpatrio.
Il film, che a Venezia ha ricevuto giudizi abbastanza buoni, vede nel cast, come assoluta protagonista, la magnifica Isabelle Huppert. Insieme a lei, il redivivo Christopher Lambert. La Denis, nata a Parigi, cresciuta proprio in Africa, e purtroppo poco conosciuta nel nostro paese, è un'autrice da sempre controversa, coraggiosa, e non per tutti i gusti. Il suo è un cinema schietto, in fondo anche brutale, nel quale vengono messe in luce, spesso in modo volutamente radicale, le contraddizioni dell'animo umano.
Tra lirismo e tragedia, acuta analisi sociale e perversioni individuali, possiamo ricordare, tra le opere da lei realizzate negli ultimi anni, il debutto Chocolat (1988), Al diavolo la morte (1990), Beau Travail (1999), lo sconvolgente e pregevolissimo Cannibal Love – Mangiata Viva (Trouble Every Day, 2001), in cui trovano posto il vampirismo, l'antropofagia e il sesso estremo, e il recente 35 Rhums (2008). A oggi, ancora non si sa quando White Material uscirà nei cinema italiani.
Alessio Gradogna