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Daniele Luchetti contro lo streaming propone la distribuzione dei film via web

Il regista in corsa per la palma d’oro parla del futuro della distribuzione online.
A cura di Ambra Zamuner
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daniele luchetti combatte lo streaming

Interrogato da un giornalista, Daniele Luchetti regista de La nostra vita, in corsa per la palma d'oro al Festival di Cannes, risponde positivamente alla possibilità di una distribuzione sul web del prodotto cinematografico. Sarebbe un vantaggio distribuire il film via web, sostiene il regista, una parte dell'abbonamento ai provider dovrebbe andare al rifinanziamento di cinema e musica. In questo modo gli utenti non sarebbero spinti a scaricare i film o a cercarli in streaming gratuitamente e l'introito per chi lavora nel cinema sarebbe asicurato. Non una vera e propria tassazione quindi, ma un accordo con gli abbonamenti per non perdere pubblico e introiti.

Anche perchè diciamolo, la distrbuzione a volte mette davvero in crisi le produzioni e i cast, che per vedere i loro film nelle sale devono picchettare o aprire discussioni con i media per farsi ascoltare. Un esempio è stato quello di Claudio Amendola che per concentrare l'attenzione sul film di Felice Farina La fisica dell'acqua, in cui è protagonista, ha dovuto promuoverlo con le sue forze e con risultati esaltanti perchè attualmente il film è programmato nelle sale per questa settimana.

Non rimane però un caso isolato il desiderio di visite online, la pellicola di Simone Damiani Torno Subito è stato per scelta dello stesso regista distribuito esclusivamente in rete, gratuitamente per tutti. Una scelta personale, ma anche obbligata, come Damiani tiene a chiarire: Abbiamo visto troppi buoni film italiani naufragare e finire nel dimenticatoio per colpa di una distribuzione che non arriva mai. E così abbiamo deciso che la missione di questo film sia quella di farsi vedere in tutti i modi possibili. L'idea di Luchetti analizzata nel dettaglio tanto male non è, i provider dovrebbero tenere conto della potenzialità dei servizi di intrattenimento, quindi non solo del loro indispensabile contributo, ma anche di quello che i loro utenti potrebbero trovare navigando giornalmente. Dopo il cinema di lusso, che in america è un successo tra le classi d'elite, ora il cinema accessibile. Voi da che parte state?

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