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I 46 anni di Demetra Hampton e quel mito indimenticabile di “Valentina”

Nel 1989 usciva la serie tv tratta dal fumetto di Guido Crepax che resta nella memoria di molti telespettatori. Protagonista era la conturbante Demetra Hampton, che interpretava pienamente la bellezza ambigua del personaggio di Valentina.
A cura di Andrea Parrella
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Era la fine degli anni '80 e il fumetto in Italia viveva una stagione d'oro grazie a varie firme e titoli che si sono collocati nell'immaginario collettivo comune, offrendo importanti spunti di riflessioni alle giovani generazione del tempo, oltre che imponendosi come veri e propri presupposti di immagini iconiche. Una tra queste, probabilmente la più celebre, era quella di Valentina Rosselli, nata dalla matita di Guido Crepax e dotata di una forza d'urto dirompente, visti gli effetti che suscitò sulle generazioni giovanili del tempo. Personaggio politicamente scorretto, fuori dagli schemi, fu un fumetto che associò ad un'immagine femminile dalla bellezza conturbante, quella della fotografa stilisticamente ispirata all'attrice statunitense Louise Brooks, che negli anni venti conquistò il mondo cinematografico atteggiandosi a femme fatale, le problematiche e le difficoltà comuni, reali: una su tutte l'anoressia. I suoi nudi frequenti erano d'altronde uno specchietto per le allodole abbastanza efficace, visto che fungevano in parte da amo per una schiera ampia di lettori.

Il mito di "Valentina"

Fu per questo che Valentina non si fermò alla sua versione fumettistica, ma anzi ebbe un successo pressoché equivalente nella sua trasposizione televisiva, proprio del 1989, frutto di una produzione estera, franco-spagnola, che seppe individuare nel personaggio di Valentina i presupposti per una resa differente da quella fumettistica. L'esperimento funzionò, anche se per un periodo di messa in onda relativamente breve, di pochi mesi, ma servì a rendere noto, specie in Italia, il volto di Demetra Hampton, atleta e fotomodella americana che trovò nella serie tv il trampolino di lancio per una carriera nel Bel Paese, dove si trasferì. La bellezza della Hampton aveva ed ha un che di ambiguo, con caratteristiche che in effetti molto si avvicinavano a quelle del personaggio che interpretava e che, peraltro, si sono conservate nel tempo.

Gli anni con i Vanzina, Castellano e Pipolo e Jerry Calà

La sua carriera proseguì, negli anni successivi, avvalorando più l'aspetto seducente del personaggio dalle mille sfaccettature di Valentina, che altro. Fu infatti protagonista di una serie di film animati dal lascito dei cult B-movie del decennio precedente, come "Tre colonne in cronaca" di Carlo Vanzina, "Saint Tropez" di Castellano & Pipolo, oppure Chicken Park con Jerry Calà. Inoltre le sue vicende personali hanno spesso oscurato la parte artistica, visto che in relazione a lei si ricordano alcuni fatti di cronaca, rosa e non solo, che nel corso degli anni hanno scandito la sua vita. Eppure la Hampton, a 46 anni da poco compiuti, appare ancora dotata di un fascino particolarmente significativo.

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