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Dopo “Cinquanta sfumature di grigio”, aumentano le donne interessate al porno

Una ricerca dell’Universita di Waterloo ha dimostrato che la diffusione del fenomeno ha rappresentato un fattore chiave per liberare sessualmente tutte le donne che prima erano un po’ più bloccate. Dopo “Cinquanta sfumature”, la maggior parte cerca materiale porno su internet per “saperne di più”.
A cura di G.D.
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Dite pure quello che volete su "Cinquanta sfumature di grigio", ma la verità è solo una: è un successo senza precedenti. Il tam tam pubblicitario è di mastodontico, così come i suoi effetti. Da mesi non si parla d'altro, statistiche, effetti sulle donne, isterismi collettivi, riscoperta del sadomaso grazie alla stanza dei giochi di Christian Grey. Ma non solo. Una ricerca ha dimostrato che la diffusione del fenomeno ha rappresentato un fattore chiave per liberare sessualmente tutte le donne che prima erano un po' più bloccate. In una intervista a Salon, la professoressa dell'Università di Waterloo Diana Perry ha presentato uno studio condotto su 28 donne di età compresa tra i 20 ed i 60 anni. I risultati hanno dimostrato che dopo aver letto la trilogia delle "Cinquanta sfumature" di E.L. James aumenta la possibilità che le donne cerchino materiale sessualmente esplicito, dalla letteratura erotica alla pornografia.

Cinquanta Sfumature sta esponendo le donne ad un genere di materiale che, o non ignoravano esistesse o ignoravano di apprezzare. Leggono il libro e poi si incuriosiscono, vogliono scoprire che altro c'è lì fuori per loro. E così vanno online per trovare questo materiale.

La professoressa ha detto che la maggior parte delle donne coinvolte nell'esperimento ha iniziato a cercare porno su internet.

"Cinquanta sfumature" vietato a Varazze

Non tutte le donne d'Italia si mettono in fila in queste ore per vedere "Cinquanta sfumature di grigio". Ne sanno qualcose a Varazze, dove l'esercente del Cinema Teatro Don Bosco ha cancellato tutti gli spettacoli previsti. La decisione non ha a che fare con l'ordine dei Salesiani, ma con gli stessi cittadini del paesino ligure, casti e puri al punto da telefonare e protestare per la proiezione del film in una sala legata alla parrocchia. Ma il cinema è adesso nei guai, perché rischia una sanzione dalla Paramount Pictures, distributore del film, per non aver rispettato i termini del contratto.

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