È morta Anita Ekberg, musa di Fellini e simbolo de “La dolce vita”
Lutto nel mondo del cinema. Ad 83 anni è morta Anita Ekberg. L'attrice svedese si è spenta questa mattina, intorno alle 10:30. Da tempo ormai, il suo stato di salute non era dei migliori. Era ricoverata, infatti, presso la clinica San Raffaele Rocca di Papa, nei Castelli Romani, dove era costretta su una sedia a rotelle. Nei cuori dei fan, resterà l'incantevole Sylvia del film con Marcello Mastroianni, diretto da Federico Fellini "La Dolce Vita". Da anni, l'attrice si era stabilita a Genzano, in una villa in località Montegiove.
La carriera e l'incontro con Federico Fellini
Nata il 29 settembre del 1931, conquistò il titolo di Miss Svezia nel 1950. Dopo aver vinto il concorso di bellezza ottenne un contratto come modella negli Stati Uniti. La conoscenza del produttore Howard Hughes la portò ad avere il primo approccio con il mondo del cinema. Dopo alcuni ruoli minori, iniziò a lavorare con la Universal. Spesso, però, tutto ciò che le veniva richiesto era di essere bella. L'attrice non riusciva certo a mettere in evidenza il proprio talento. Nel 1956, però, si aggiudicò un Golden Globe come miglior attrice emergente per "Hollywood o morte!" di di Frank Tashlin. Recitò, inoltre, nel kolossal "Guerra e Pace" di King Vidor. Dopo cinque anni trascorsi ad Hollywood, si trasferì a Roma. Era il 1960 e Federico Fellini la trasformò nel sogno di migliaia di uomini, grazie al ruolo di Sylvia ne "La dolce vita". In seguito continuò a lavorare con lui in diversi progetti cinematografici. Anita Ekberg, però, vanta anche dei film con altri maestri del cinema. Nel 1967 recitò nel film "Sette volte donna" di Vittorio De Sica. Nel 1970 la sua carriera si affievolì ma nel 1987 ritornò alla grande con il film "L'intervista" di Fellini, in cui interpretava il ruolo di se stessa. Tra le ultime apparizioni, quella del 2002 nella serie tv di Canale 5 "Il bello delle donne".