È morta Ensa, figlia di Bill Cosby: è il secondo figlio che l’attore perde prematuramente
È morta a 44 anni Ensa, figlia di Bill Cosby. La donna è deceduta in seguito ad alcuni problemi renali. Il decesso è avvenuto già da qualche giorno ma solo nelle ultime ore la stampa americana ha divulgato la notizia. “La famiglia Cosby ringrazia tutti per le preghiere per la loro adorata e bellissima Ensa” scrive la famiglia in un comunicato ottenuto dalla CNN. Ensa era la figlia che più era rimasta vicina a Cosby dopo lo scandalo relativo ai presunti abusi sessuali ai danni di 60 donne. All’epoca dei fatti, interrogata in merito alle presunte responsabilità del padre, la donna aveva dichiarato: “Sono una persona molto privata ma per il bene di mia figlia e della mia famiglia non posso più tacere. Mio padre è stato vittima di un linciaggio di carattere razzista. Credo che il razzismo abbia giocato un grosso ruolo in tutti gli aspetti di questo scandalo. Mio padre è stato pubblicamente linciato dai media. La mia famiglia, mia figlia, i miei nipoti hanno assistito inermi quando si fingeva di proteggere i diritti di alcuni, ma ignorando quelli di altri e esponendo bambini innocenti a queste scioccanti accuse contro qualcuno che è stato sempre amorevole e gentile con loro. Tutto ciò è crudele”.
La prima tragedia familiare vissuta da Cosby
Ensa è la seconda figlia che l’attore, diventato celebre per il suo ruolo all’interno della serie tv I Robinson, ha perso prematuramente. Nel 1997, il 27enne Ennis, unico figlio maschio che il divo ebbe dalla moglie Camille, perse la vita durante un tentativo di rapina. Fu raggiunto da un colpo di arma da fuoco alla testa mentre tentava di cambiare una gomma forata. Per quell’omicidio, nel 1998, il diciottenne ucraino Michail Marchasev fu condannato all’ergastolo. La famiglia Cosby chiese che non fosse applicata la pena di morte. Pare che il giovane avesse avvicinato Ennis per sottrargli del denaro, per poi sparargli perché "si era mosso troppo lentamente".
Lo scandalo che ha investito l'attore
Cosby ha dovuto affrontare un lungo procedimento penale per violenza sessuale. Ad accusarlo furono circa 60 donne che dichiararono di avere avuto con lui rapporti sessuali non consenzienti, consumati dopo l’assunzione di droghe somministrate loro dallo stesso Cosby. Nel 2017, il processo si è concluso con un annullamento a causa dell’incapacità, da parte dei giurati, di giungere a un verdetto. In sostanza, come riferito dai media americani, la giuria si era ritrovata in una posizione di stallo per tutti i capi d’accusa. La morte di Ensa è avvenuta solo un mese prima della ripresa del processo ai danni del padre, fissata ad aprile.
