È morta Sofia Scandurra, scrittrice e regista di “Io sono mia”
Sofia Scandurra si è spenta a Roma a 77 anni. Nata il 19 marzo del 1937 si è distinta per la forte personalità e per il suo anticonformismo. Si può dire, inoltre, che sia stata un'artista completa. Nel corso della sua esistenza, infatti, ha dimostrato di avere talento in diverse forme d'arte. Nella sua carriera si è accostata alla pittura quando era ancora molto giovane, ricevendo un premio alla Mostra Pittrici Italiane, tenutasi al Palazzo delle Esposizioni. Poi è stata la volta della scrittura, in declinazione poetica. Sofia Scandurra, infatti, ha pubblicato alcune sue opere su “Auditorium” e su “La fiera letteraria” autorevole rivista diretta da Vincenzo Cardarelli. La Scandurra, però, è stata anche drammaturga, regista e sceneggiatrice, per il piccolo e per il grande schermo. Sul set ha lavorato al fianco di autori come Luigi Zampa, Mario Camerini e Dario Argento.
Uno dei più noti tra i suoi lavori, è il film "Io sono mia", datato 1977. La pellicola è tratta dal romanzo "Donne in guerra" di Dacia Maraini, un libro che evidenzia le istanze femministe e il contesto politico e sociale, che ha caratterizzato gli anni Settanta. La storia si snoda su un'isola del golfo di Napoli dove una maestra si è recata per trascorrere le sue vacanze. Il film vedeva tra i protagonisti Stefania Sandrelli e Michele Placido. Nel cast, che contava su una forte componente femminile, anche Maria Schneider, Anna Henkel, Gricha Huber, Gisella Burinato, Miriam Mahler.
Il 1983 è stato un anno importante per Sofia Scandurra, che insieme a Alessandro Blasetti, Cesare Zavattini e suo marito, Antonio Leonviola, ha fondato a Roma la “Libera università del cinema”, in cui ha poi rivestito il ruolo di direttrice, insegnando a tantissimi giovani l’uso della macchina da presa. In questi mesi, stava lavorando alla sua ultima sceneggiatura. Si è spenta circondata dai quattro figli. Oggi si terranno i funerali a Roma, nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo, alle 16.