81 CONDIVISIONI

E’ morta Sylvia Kristel, l’eterna Emmanuelle

L’attrice olandese che portò al successo la saga erotica di Emmanuelle negli anni Settanta è morta a Parigi a causa delle gravi conseguenze di una malattia che combatteva da tempo.
81 CONDIVISIONI
L'attrice olandese che portò al successo la saga erotica di Emmanuelle negli anni Settanta è morta a Parigi a causa delle gravi conseguenze di una malattia che combatteva da tempo.

E' morta Emmanuelle. Sylvia Kristel, l'attrice olandese che portò al successo la saga erotica, è morta a soli 60 anni a causa di un cancro all'esofago che stava combattendo da tempo. Personaggio simbolo degli anni Settanta, smentì i critici che la bollarono come un'attrice "buona solo per filmacci come Emmanuelle", una saga in seguito rivalutata dagli stessi. Si era rivista in una delle recenti fiction Rai nel 2009 ne Le ragazze dello swing per la regia di Maurizio Zaccaro, prodotto da Casanova Multimedia.

La vita di Emmanuelle – Sylvia Kristel cominciò a fare l'indossatrice nel 1973, quando si iscrisse ad un concorso di bellezza, vincendolo, arrivò subito a bussare alla sua porta il mondo del cinema: L'amica di mio marito fu la sua prima pellicola erotica, ma fu Emmanuelle a lanciarla come una star internazionale. Tratto dal romanzo di Emmanuelle Arsan, Sylvia Kristel era la giovane moglie di un diplomatico francese che, per raggiungere il marito a Bangkok, durante il volo si concede a due uomini. Arrivata a terra inizierà un viaggio tra piacere e trasgressione, per un film che incassò tanto soprattutto in Francia, in Italia e negli Usa.

Una saga scandalo – Correva l'anno 1974 ed a quei tempi, con una sceneggiatura del genere, oltre ad avere censure d'ogni tipo, si andava contro anche ad un certo tipo di stampa. Non ci volle molto per bollare Sylvia Kristel come un'attrice senza arte ne' parte, buona solo per interpretare film erotici. I critici la bollarono: "Resterà per sempre nel cinema erotico". Non sbagliarono poi molto, ma il successo fu planetario: Sylvia Kristel fu presente nei successivi sei Emmanuelle, tra cui il "virtuale" Emmanuelle Forever (da noi conosciuto semplicemente come Emmanuelle 7), dove l'eroina, ormai donna matura, gestisce un centro di sperimentazione dedicato al raggiungimento virtuale del piacere.

L'altra carriera – Nel 2003 scopre di essere affetta da un cancro alla gola, per alcuni anni resta fuori dalle scene e, dopo una chemioterapia intensiva, guarisce e ritorna al lavoro. Due documentari sulla sua vita nel 2006 da lei autorizzati, un' autobiografia pubblicata in Italia con il titolo Svestendo Emmanuelle e un monologo teatrale da lei recitato nel 2009: Chi sa sopravvivere al desiderio di me?. Ha vissuto gli ultimi anni della sua vita ad Amsterdam, anche se il suo paese natale era Utrecht, dedicandosi occasionalmente a comporre musiche per i film del suo paese e concentrandosi sulla pittura. I suoi lavori sono tuttora esposti in una galleria della capitale olandese. Le sue condizioni si sono aggravate nel luglio 2012, quando colpita da un grave ictus diede modo di capire di essere ormai al termine della sua esistenza. La salutiamo con il titolo di uno dei suoi film: Eterna Emmanuelle, la carezza più lunga del cinema francese.

81 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views