È morta Virna Lisi, solo un mese fa la scoperta del male incurabile
UPDATE 12:30: A dare la notizia della morte di Virna Lisi, suo figlio Corrado. Quest'ultimo ha comunicato che la morte è avvenuta nel sonno e che la nota attrice aveva scoperto di avere un male incurabile solo un mese fa.
È morta Virna Lisi, l'attrice italiana lascia un vuoto incolmabile nel cinema italiano. L'annuncio dato da Dagospia: "La terra le sia lieve". Aveva 78 anni ed era attivissima ancora oggi, amata dal grande pubblico proprio perché prolifica tuttora nelle sue produzioni, soprattuto per la tv, Virna Lisi è l'unica attrice che condivide con Margherita Buy il record di premi vinti ai "Nastri d'Argento", sei in tutto. In carriera ha anche vinto un "Prix d'interprétation féminine" a Cannes, due David di Donatello per le interpretazione e due per la carriera, di cui uno ricevuto nel 2009.
Una notizia che ha sconvolto tutti, dato che l'attrice era ancora nel pieno delle sue attività. Nell'aprile 2014, dopo 12 anni di assenza, è tornata sul set per "Latin lover" ultimo film della Comencini. Era impegnata in nuovi progetti televisivi per Mediaset, come "È la mia famiglia", le cui riprese erano iniziate in autunno, mentre le riprese della quarta stagione della serie "Il bello delle donne" si sarebbero dovute girare nei primi mesi del 2015.
C'è chi dice che non si sia mai ripresa dalla morte di suo marito, l'architetto Franco Pesci, avvenuta il 25 settembre 2013. Fu una storia d'amore durata ben 53 anni. L'attrice restò al suo fianco fino alla fine , rifiutando di presenziare a diversi programmi per promuovere la sua ultima fiction "Baciamo le mani". Chi la conosceva, sa bene che il cuore di Virna Lisi si fermò davvero quel triste giorno di settembre, quando andarono in onda le struggenti immagini dei funerali di Franco Pesci (fu "Pomeriggio Cinque" condotto da Barbara d'Urso a mandare in onda le immagini).
Virna Lisi ha legato il suo nome a titoli campioni di ascolti della storia recente di Mediaset: "Caterina e le sue figlie" (tre stagioni), "L'onore e il rispetto", "Il sangue e la rosa", "La donna che ritorna", "Baciamo le mani – Palermo New York 1958", "Madre, aiutami", "A casa di Anna", "Il bello delle donne". Al cinema, sembrava indissolubile il sodalizio con Cristina Comencini, per la quale l'attrice è stata presente in tre lavori, "Va' dove ti porta il cuore" (1996), "Il più bel giorno della mia vita" (2002) e, appunto, l'ultimo ancora in produzione, "Latin Lover".
La carriera di Virna Lisi
Nata Virna Pieralisi a Jesi, il suo nome avrebbe dovuto essere Siria, ma all'anagrafe lo rifiutarono. Scoperta da Giacomo Rondinella, inizia a muovere i primi passi con il nome d'arte di Virna Lisi diretta da registi come Carlo Borghesio, Giorgio Pastina e Luigi Capuano. Due anni dopo la scrittura in commedie di successo come "Le diciottenni" di Mario Mattoli e "Lo Scapolo" di Antonio Petrangeli con Alberto Sordi (era il 1955), Virna Lisi diventa popolare grazie alla pubblicità del dentifricio Chlorodont, il cui slogan suggeriva che "con quella bocca, può dire ciò che vuole". Fu un successo di quegli anni.
Sposa Franco Pesci, all'epoca presidente dell'A.S. Roma, da cui ha avuto un figlio Corrado. Dopo il matrimonio annuncerà il ritiro dalle scene per dedicarsi alla famiglia, ma spinta dallo stesso marito ritornerà in attività ricominciando dalla tv. Recitò in sceneggiati di successo e tornerà al cinema, protagonista di numerose commedie di successo al fianco di Totò, Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi, Renato Rascel e Aldo Fabrizi.
Virna Lisi rifiutò anche il ruolo di "Bond Girl" nel film "A 007, dalla Russia con amore" al fianco di Sean Connery. Ruolo che comunque fu assegnato ad un'attrice italiana. Anni dopo, Virna Lisi dichiarò di essersi pentita di aver rifiutato quella parte. Nella metà degli anni Sessanta si trasferisce ad hollywood, lavorerà in "Come uccidere vostra moglie" (1965, con Jack Lemmon e Terry Thomas), e sembrava essere l'inizio di una grande carriera, ma lo starsystem la relegò nel ruolo della svampita sexy. Così, non sentendosi valorizzata e realizzata, abbandonò l'America e tornò in Italia. Rifiutò anche la copertina di Playboy.