È morto Giuseppe Rotunno, direttore della fotografia da Il Gattopardo a Non ci resta che piangere
È morto Giuseppe Rotunno, detto Peppino. È stato uno dei più grandi direttori della fotografia. Aveva 97 anni. Collaborò con Luchino Visconti, con Federico Fellini, firmando la fotografia di capolavori come Il gattopardo, Amarcord, Rocco e i suoi fratelli, Il Casanova. Anche film meno impegnati, ma allo stesso modo importanti per la storia del cinema come Non ci resta che piangere con Massimo Troisi e Roberto Benigni. È stato il primo direttore della fotografia non americano ad essere ammesso alla prestigiosa ASC (American Society of Cinematographers) nel 1966.
Chi era Giuseppe Rotunno
Giuseppe Rotunno era nato a Roma il 19 marzo 1923. Le sue prime esperienze fotografiche le ha realizzate a Cinecittà negli anni '40, collaborando con registi come Vàclav Vich, Renato Del Frate e Rodolfo Lombardi. Giovanissimo, fu chiamato da Roberto Rossellini per "L'uomo della croce". Aveva solo 20 anni. In carriera ha ricevuto sette Nastri d'argento, due David di Donatello, una nomination all'Oscar per la migliore fotografia per "All That Jazz – Lo spettacolo continua" di Bob Fosse. Per questo film, vince anche un Bafta. È stato responsabile del corso di Fotografia presso il Centro Sperimentale fino al 2013.
Tutte le collaborazioni di Giuseppe Rotunno
Giuseppe Rotunno ha lavorato con grandissimi del cinema, da Vittorio De Sica a Pier Paolo Pasolini, da Mario Monicelli a Valerio Zurlini. E ancora: Mario Soldati, Antonio Pietrangeli, Lina Wertmuller, Massimo Troisi e Roberto Benigni, Roberto Faenza, Dario Argento. Il suo ultimo film al quale aveva collaborato fu "Mi ricordo, sì, io mi ricordo" per la regia di Anna Maria Tatò, nel 1997. Tra i film noti anche "Wolf – La belva è fuori" con Jack Nicholson e Michelle Pfeiffer per la regia di Mike Nichols e "A proposito di Henry" con Harrison Ford.