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È morto Jean-Pierre Mocky, il regista francese aveva 86 anni

È morto ad 86 anni il regista francese Jean-Pierre Mocky. Sceneggiatore, attore e produttore, ha firmato oltre 60 film e 40 telefilm. Morto nella sua casa nel pomeriggio dell’8 agosto, è stata la famiglia ad annunciarne la scomparsa. Arrivato in Italia in cerca di fortuna quando aveva 15 anni, aveva collaborato alla realizzazione dei film La strada e Senso.
A cura di Stefania Rocco
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È morto a 86 anni il regista francese Jean-Pierre Mocky. Il decesso è avvenuto intorno alle 15 dell’8 agosto, nella sua casa a Parigi, come annunciato dal genero Jerôme Pierrat e successivamente dal figlio Stanislas Nordey, attore comico e regista a sua volta nato dalla relazione con l'attrice Veronique Nordey. Oltre a essere regista, Mocky è stato attore, produttore e sceneggiatore. A partire da quando aveva 15 anni, aveva recitato nei film Gli scocciatori, Dio ha bisogno degli uomini, Gli sbandati e La fossa dei disperati. L’esordio dietro la macchina da presa invece risale al 1959 quando, a 26 anni, diresse Dragatori di donne con Charles Aznavour.

La vita privata

Figlio di immigrati polacchi, Mocky nacque a Nizza il 6 luglio 1933 con il nome Jean-Paul Adam Mokiejewski. È stato sposato con l’attrice Veronique Nordey e con Patricia Barzik. Il padre, un ebreo polacco, arrivò in Francia quando scoppiò la Seconda guerra mondiale. Iscritto al Conservatorio dove frequentò i corsi di Louis Jouvet, partì per l'Italia quando era giovanissimo in cerca di fortuna. Qui, nel 1954, lavorò con Federico Fellini sul set de La strada e con Luchino Visconti per il film Senso. Dopo una breve parentesi in Italia, tornò in Francia per il suo debutto da regista.

La carriera di Mocky

Regista prolifico, Mocky ha firmato anche tre film in un anno. Sono 60 le pellicole da lui dirette e circa 40 i telefilm. Ha spesso lavorato con gli attori Jean Poiret, Michel Serrault e Michael Lonsdale ma ha anche diretto star del calibro di Bourvil, Philippe Noiret, Catherine Deneuve e Jeanne Moreau. Per garantire la proiezione dei suoi film, nel 1994 acquistò il cinema Le Brady a Parigi, per poi venderlo nel 2011 in piena crisi. Nel 2013 fu premiato con il Saint Germain Career Award, premio consegnato ai registi che si distinguono per la realizzazione di opere indipendenti. Era considerato uno tra i più irriverenti registi francesi.

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