È morto Jiří Menzel, il regista ceco vinse un Oscar per “Treni strettamente sorvegliati”
È morto a Praga Jiří Menzel, il regista premio Oscar al miglior film straniero nel 1966 per "Treni strettamente sorvegliati". Aveva 82 anni. Il regista e attore ceco si diplomò alla FAMU, nel 1962. È la scuola di cinema che ha contribuito a formare i cineasti della Nová vlna, la "nuova onda" del cinema cecoslovacco.
Il padre della nuova onda cecoslovacca
Il suo debutto alla regia con "Perline sul fondo" fu considerato il manifesto del nuovo cinema cecoslovacco, adattando una novella del romanziere Bohumil Hrabal con cui lavorerà poi a diversi altri progetti, come appunto "Treni strettamente sorvegliati", con cui vinse il premio Oscar al miglior film straniero. "Treni strettamente sorvegliati" racconta la storia di Miloš, un giovane ferroviere innamorato di Masa, nella Boemia occupata dai nazisti. Quando a Miloš si offre l'occasione di dimostrare la propria virilità, questi miseramente fallisce. La sua vicenda molto personale si inserisce nel contesto più ampio della resistenza all'occupazione nazista. Unitosi ai partigiani per amore di Viktoria, Miloš riuscirà ad ottenere finalmente quello che vuole prima di morire, quasi casualmente, durante un'azione di sabotaggio.
Jiří Menzel vinse l'Oscar e un Orso d'oro
Se con "Treni strettamente sorvegliati", Jiří Menzel vinse l'Oscar al miglior film straniero, con "Allodole sul filo" vinse l'Orso d'oro al Festival del Cinema di Berlino. Il film del 1969, fu presentato solo dopo la Caduta del Muro. La gestazione del film fu travolta dagli eventi della primavera di Praga, bloccato poi dal regima. Jiří Menzel con il romanziere Bohumil Hrabal per una carriera intera: non solo "Treni strettamente sorvegliati" e "Allodole sul filo" ma anche una apprezzata trilogia di film di ambiente rurale: "Ritagli", "La festa del bucaneve" e "Il mio piccolo villaggio".
