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È morto Ugo Fangareggi, attore caratterista della commedia all’italiana

È morto a Roma a 79 anni Ugo Fangareggi, attore caratterista e regista specializzato nel genere comico. Numerosi i film ai quali ha preso parte, tra cui La congiuntura di Ettore Scola e L’armata Brancaleone di Mario Monicelli.
A cura di Stefania Rocco
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È morto a Roma a 79 anni l’attore caratterista e regista Ugo Fangareggi. Nato il 30 gennaio del 1938, ha partecipato a numerosi film e altrettante commedie teatrali utilizzando sia il suo vero nome, sia gli pseudonimi Hugh Fangar-Smith e Ugo Mudd. Fangareggi si è specializzato in particolar modo nel genere comico.

I film con Ugo Fangareggi

Numerosi sono i film ai quali ha partecipato, alcuni tra i quali firmati dai più grandi nomi del cinema italiano. Tra gli altri si ricordano “Colpo gobbo all'italiana” di Lucio Fulci del 1962, “La Parmigiana” di Antonio Pietrangeli nel 1963, “La congiuntura” di Ettore Scola del 1965, “Made in Italy” di Nanni Loy nel1965, “Rita la zanzara” di Lina Wertmüller del 1966, “L'armata Brancaleone” di Mario Monicelli del 1966, “Operazione San Gennaro” di Dino Risi nel 1966, “Il gatto a nove code” di Dario Argento del 1971, “Una ragione per vivere e una per morire” di Tonino Valerii del 1972, “Ultimo tango a Zagarolo” di Nando Cicero del 1973, “4 marmittoni alle grandi manovre” di Marino Girolami del 1974, “Kakkientruppen” di Marino Girolami del 1977, “Pierino la Peste alla riscossa” di Umberto Lenzi nel 1982, “Lascia perdere, Johnny!” di Fabrizio Bentivoglio nel 2007 e “Cacao” di Luca Rea del 2010.

I lavori in televisione

Oltre al cinema, Fangareggi ha preso parte a numerose pellicole girate per la televisione e altrettante serie tv. Nel 2010 recitò nella miniserie tv “Il signore della truffa” accanto a Gigi Proietti. Suo era il ruolo di Osvaldo Franzoso, portiere dello stabile che ha fatto di teatro alla vicenda. Fangareggi aveva una compagnia teatrale amatoriale dal nome “Gli indipendenti” di cui fanno parte Bruno Di Mattei, Ivan Maistrello ed Edoardo Spallazzi. Risale al 2015 una docu-fiction sul morbo di Parkinson dal titolo “Ho un buco giovedì”.

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