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“Edward mani di forbice” compie 30 anni

Il 14 dicembre 1990 negli Stati Uniti usciva per la prima al cinema il capolavoro di Tim Burton, che ha segnato l’inizio di una stretta collaborazione del regista con Johnny Depp. Una fiaba gotica ambientata in uno stereotipato sobborgo americano, con un protagonista, romantico antieroe, che ha conquistato il cuore del pubblico di tutto il mondo.
A cura di Giulia Turco
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Era il 1990 quando "Edward mani di forbice" ("Edward Scissorhand" il titolo originale") sbarcava al cinema. Il 14 dicembre il film di Tim Burton, che ha segnato l'avvio di una stretta collaborazione del regista con Johnny Depp, usciva per la prima volta nelle sale statunitensi. In Italia sarebbe arrivato nell'aprile del '91. Una fiaba gotica ambientata in uno stereotipato sobborgo americano, con un protagonista, romantico antieroe, che ha conquistato il cuore del pubblico di tutto il mondo.

La trama

Ambientato negli anni Ottanta, il film racconta la storia di Edward, il figlio "artificiale" nato dal genio di un anziano inventore, morto prima di portare a termine la sua opera. Edward è un ragazzo solo e malinconico. A dividerlo dalla società sono le lame affilate che il suo creatore gli ha donato al posto delle mani. Viene adottato dalla più classica delle famiglie americane, che incarna tutti gli stereotipi del tempo. Se in un primo momento Edward riuscirà a conquistare l'approvazione di tutti rendendosi utile nel modellare i cespugli del vicinato, gli ostacoli arriveranno quando il ragazzo inizierà a provare dei sentimenti per la giovane Kim, l'unico vero amore della sua vita. Il film è solo un primo assaggio della geniale poetica gotico – fiabesca di Tim Burton, al servizio di una riflessione sull'amore come unica risposta alla disperazione della condizione umana.

Il cast ieri e oggi

Johnny Depp veniva da opere minori, dalla serie "21 Jump Street" e il cult "Cry Baby". L'incontro con Tim Burton ha sancito una collaborazione che avrebbe segnato una vera e propria svolta nella sua carriera cinematografica. Il regista lo ha portato con sé nei suoi lavori successivi, da "Ed Wood", a "Il mistero di Sleepy Hollow", "La fabbrica di cioccolato", "Sweeney Todd", "Alice in Wonderland" e "Dark Shadows". Un sodalizio, quello con il regista, che lo ha portato a una carriera di successo, seppur discontinua e spesso borderline. La carriera di Winona Ryder invece ha subito un declino, dopo gli episodi di taccheggio del 2001 che svelarono al mondo la sua cleptomania. Gli costarono tre anni di libertà vigilata e un trattamento psichiatrico. Il successo per lei è tornato con il suo ruolo nella serie "Stranger Things". Il nome Dianne West, Peggy nel film, negli anni è rimasto principalmente legato ad un altro regista, Woody Allen e più recentemente è apparsa in diversi lavori di Clint Eastwood. Mentre per l'altro volto protagonista del film, Vincent Price, quello dell'inventore di Edward è stato l'ultimo ruolo con Tim Burton. Già malato ai tempi delle riprese, è scomparso tre anni dopo.

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