Ennio Morricone e la moglie Maria: “L’ho fatta innamorare giorno dopo giorno”
87 anni per Ennio Morricone, un artista che ha fatto della perseveranza, l'impegno, la fedeltà, gli elementi cruciali della sua vita per diventare ciò che è diventato. Fedeltà che è stata la chiave del suo matrimonio, la splendida storia con Maria Travia, 60 anni di relazione quest'anno. In un'intervista ad Aldo Cazzullo, nella quale ha rivelato dei dissapori con la Rai, Morricone ha parlato soprattutto della sua famiglia. L'emozione è stata tanta ed Ennio Morricon ha faticato a trattenerla. Il maestro, premio Oscar 2016 per la miglior colonna sonora, ha ammesso che, a dispetto della sua fama internazionale e del lustro che lo accompagna, salire sul palco del Dolby Theatre per riceve il premio ambito, il primo della sua carriera al netto dell'Oscar alla carriera del 2007, ha comportato un'emozione fortissima: "È vero, al momento di ritirare l’Oscar mi tremava un po’ la voce. È stato bravo mio figlio Giovanni, a farmi da interprete: l’inglese proprio non lo mastico. È stato bravo anche a sorreggermi: pure le gambe un po’ mi tremavano…".
Sulla moglie Maria ha poi aggiunto:
Ci siamo conosciuti a Roma nell’Anno Santo: il 1950. Lei è nata in Sicilia ma è venuta nella capitale a tre anni. Era amica di mia sorella Adriana. A me piacque subito moltissimo. Poi Maria ebbe un incidente, con la macchina di suo papà. Un attimo di distrazione, e andò a sbattere. La ingessarono dal collo alla vita, come si faceva allora. Soffriva moltissimo. Io le sono rimasto vicino. E così, giorno per giorno, goccia dopo goccia, l’ho fatta innamorare. Perché nell’amore come nell’arte la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l’intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata. E, certo, la fedeltà. Fatto sta che ci fidanzammo. E ci sposammo il 13 ottobre 1956: tra qualche mese festeggiamo i settant’anni di matrimonio
La storia d'amore di Ennio Morricone e Maria Travia è latestimonianza chiara che nei rapporti la straordinarietà è rappresentata dall'ordinario, oltre che dalla capacità di superare i momenti difficili: "È stata bravissima lei a sopportare me. È vero, qualche volta sono stato io a sopportarla. Ma vivere con uno che fa il mio mestiere non è facile. Attenzione militare. Orari rigorosi. Giornate intere senza vedere nessuno. Sono un tipo duro, innanzitutto con me stesso e di conseguenza con chi mi sta attorno. Altrimenti i risultati non arrivano. Il successo viene certo dal talento ma più ancora dal lavoro, dall’esperienza e, ripeto, dalla fedeltà: alla propria arte come alla propria donna. Mi sono dato la regola di dare il meglio, sempre. Anche se non sempre ci si riesce".
"Il cinema italiano non è morto"
Ennio Morricone era l'unico italiano presente agli Oscar 2016 in qualità di nominato. Nonostante alcuni segnali di vivacità importanti negli ultimi anni, l'idea che la nostra cinematografia stia lentamente morendo è un pensiero sostenuto da molti, ma il maestro non la pensa così: "Sono felice per il cinema italiano, che non è affatto morto, anzi è più vivo che mai. D’accordo, sotto Natale escono sempre film un po’ semplici. Ma Giuseppe Tornatore per me è un grandissimo artista, uno che resterà. Stimo molto anche Paolo Sorrentino. C’è ancora qualche bravo compositore, ma sono rimasti in pochi: da quando si è imboccata la scorciatoia del sintetizzatore, dove fai tutto o quasi con un solo accordo, la qualità della musica nel cinema e nella fiction è scesa".