Eredità di Alberto Sordi, la sorella “tradita” anche dal suo avvocato

Continuano le indagini sulla presunta truffa ai danni di Aurelia Sordi per mettere le mani sull'eredità del popolare Alberto. Secondo le nuove ricostruzioni nel presunto raggiro ordito dall'ex autista dell'attore, Arturo Artadi, in collaborazione con il notaio Gabriele Sciumbata e l'avvocato civilista Francesca Piccolella, ci sarebbe stato un ruolo anche per lo stesso avvocato difensore della signorina Aurelia, l'avvocato romano Carlo Farina.

Con il legale, altri dieci gli indagati che hanno ricevuto dalla Procura di Roma l'avviso di chiusura delle indagini. Carlo Farina risponderà dell'accusa di circonvenzione di incapace con l'autista Arturo Artadi, il notaio Gabriele Sciumbata, che ha ratificato la procura generale in favore dell'autista e l'avvocato Francesca Piccolella, che ha istruito la pratica. I quattro si conoscevano, secondo il pm, e quando l'avvocato Farina ha accettato di curare gli interessi della quasi centenaria Aurelia Sordi, già mostrava segni evidenti di demenza senile

È stato Umberto Catellani, direttore della Banca Popolare di Sondrio, a sollevare il caso. Presso quella banca la signora Aurelia Sordi gestiva diversi rapporti bancari, compreso un conto più piccolo utilizzato per le spese di routine. Un conto a cui potevano accedere in firma congiunta Antonio Chiani e Arturo Artadi ma, quando nel gennaio 2013 l'autista si presentò con una procura che gli affidava poteri speciali ed illimitati nella gestione dell'intero patrimonio, insospettito il direttore ha segnalato il caso al tribunale civile che ha poi dirottato tutto a quello penale.