“Ezio Bosso – Le cose che restano” a Venezia, Giorgio Verdelli: “Un artista non muore mai”
Anche la sesta giornata della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è fitta di appuntamenti. Uno dei momenti più interessanti, e di certo toccanti, riguarda la presentazione del nuovo docufilm di Giorgio Verdelli, "Ezio Bosso – Le cose che restano". Prodotto da Sudovest Produzioni, Indigo Film con Rai Cinema, uscirà nelle sale italiane con Nexo Digital il 4, 5 e 6 ottobre 2021.
"Un grande artista non muore mai"
Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Giorgio Verdelli ha parlato così del suo film documentario dedicato al Maestro Ezio Bosso:
È una scoperta. Perché si conosceva soltanto una parte dell'avventura umana e musicale del Maestro Ezio Bosso. Un grande artista non muore mai, restano le sue opere. Nel caso di Ezio rimangono anche le sue parole. È stata una sfida difficile, dal punto di vista tecnico ma soprattutto emotivo. È stato fatto un lavoro da detective per scovare le centinaia di tracce lasciate da Bosso, un artista che ha fatto cose diverse, in situazioni anche fisicamente diverse, prima e durante la malattia, un artista che ha vissuto tante vite e tutte sempre in un'unica direzione: la musica.
La trama
La vicenda professionale si intreccia con quella umana, così che la carriera e l'esistenza di Ezio Bosso sia una cosa unica, un fenomeno atipico in cui alla base c'è sempre stato l'amore per l'arte, vissuta come disciplina e ragione di vita. Il racconto del film è affidato alle stesse parole di Ezio Bosso, attraverso la raccolta e la messa in fila delle sue riflessioni, interviste, pensieri in un flusso di coscienza che si svela e ci fa entrare nel suo mondo, come in un diario. Nel film sono presenti anche gli interventi di amici e colleghi, tra cui Gabriele Salvatores, Valter Malosti, Enzo Decaro, Paolo Fresu, Silvio Orlando, Alessio Bertallot, Paolo Barrasso, Maurizio Bonino, Stefano Tura, Paola Severini Melograni, Carlo Conti, Gianmarco Mazzi, Virginio Merola, Rosanna Purchia, Diego Bianchi, Luca Bizzarri e Paola Turci.