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“Fino all’inferno” è il nuovo thriller-horror di Roberto D’Antona tra rapine, fughe e maledizioni

Roberto D’Antona torna al cinema con questo thriller-horror che racconta la storia tre rapinatori in fuga verso una nuova vita ma che sul loro cammino incontreranno una donna e suo figlio portatori di una tragica maledizione. Come se non bastasse, a dare loro la caccia ci sarà il loro ex boss e una misteriosa organizzazione segreta. Al cinema dal 2 agosto.
A cura di Ciro Brandi
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Il tarantino Roberto D’Antona, dopo l’angosciante “The Wicked Gift”, del 2017, torna nelle sale con il thriller-horror "Fino all'Inferno" di cui, ancora una volta, è anche uno dei protagonisti principali. La pellicola, presentata in anteprima al Cartoomics 2018, il grande evento annuale dedicato al mondo dei fumetti, ha al centro la storia di tre rapinatori in fuga verso una nuova vita ma che sul loro cammino incontreranno una donna e suo figlio portatori di una tragica maledizione. Come se non bastasse, a dare loro la caccia ci sarà il loro ex boss e una misteriosa organizzazione segreta.

D’Antona si è occupato del montaggio e ha scritto anche la sceneggiatura di questo film che mescola vari generi – dall’horror al gangster fino al western – ed è stato proprio lui a dire com’è nata l’idea:

Il modo in cui è arrivata l’ispirazione per la storia è davvero folle. Ero impegnato con la promozione di “The Wicked Gift”, e stavo lavorando alla seconda stesura di un altro film che avrei girato nel 2018. Dopo tante ore di lavoro, andai a fare una bella doccia rilassante. In quel momento, è come se la mia mente si fosse staccata dal mio corpo e in pochi istanti sono stato “illuminato” da un film folle e divertente, con ben chiari tutti i punti i chiave di una storia action, pulp, con tanta ironia, ma soprattutto dannatamente anni 80. Così, preso dall’euforia, chiamai subito il mio socio, Annamaria Lorusso, e le dissi: “So quale sarà il nostro prossimo film!"

Il film è stato prodotto dalla L/D Production Company –  la casa di produzione indipendente fondata dal regista con Annamaria Lorusso (nel film nel ruolo di Julia) mentre la fotografia è stata affidata a Stefano Pollastro e gli effetti visivi ad Alessio Barzocchini. “Fino all’inferno” sarà distribuito nelle sale italiane e svizzere da Movie Planet Group a partire dal prossimo 2 agosto mentre all’estero sarà distribuito da  Shoreline Entertainment col titolo “Road To Hell”.

La trama

Tre rapinatori in fuga verso una nuova vita incrociano la propria strada con una donna e suo figlio e con la tragica maledizione che portano con sé. A dare loro la caccia, l’ex boss malavitoso per cui lavoravano e una misteriosa organizzazione segreta composta da uomini senza scrupoli. A questa folle corsa in camper verso l’inferno si uniranno a loro una gelosa fidanzata e un ex-sbirro dai metodi sbrigativi. In palio, la vita del bambino e il futuro del mondo.

Il cast

Roberto D’Antona è Rusty e ha voluto nuovamente con sé attori che ormai sono amici perché già hanno lavorato con lui nelle pellicole “The Wicked Gift”, “Insane”, “Dylan Dog: Il Trillo del Diavolo” e nelle serie tv “Johnny” e “The Reaping”. Francesco Emulo (Anthony), Annamaria Lorusso (Julia), Mirko D’Antona (Christian), Michael Segal (066), Kavita Albizzati (Lily), Alessandro C. Pellino (Dario), Danilo Uncino (Nicolas) e poi Andrea Milan (Claudio Di Caprio), Mirko Giacchetti (Edoardo Di Caprio), Aaron T. Maccarthy (072), Federico Mariotti (Davide Leonardi), Massimo Cominato (Vincent Costello), Alice Viganò (Katia Costello), Erica Verzotti (Sara) e Giada Robin (Giada).

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. D’Antona ha dichiarato che i riferimenti per questo film, oltre a “Grosso Guaio a Chinatown”, sono stati “Snatch” e “Pulp Fiction”, ma ci sono anche richiami a film come “Dal Tramonto All’Alba” e “Gone Girl” per le scene più serie, con varie citazioni alla saga degli “Evil Dead”.

2. Le riprese sono durate 34 giorni ma il regista e la troupe hanno lavorato intensamente e senza pause per 5 mesi nella fase di pre-produzione.

3. La colonna sonora composta da Aurora Rochez ricrea quei suoni inconfondibili delle colonne sonore dei film degli anni 80 prendendo principalmente come riferimento le musiche di John Carpenter e Alan Howarth.

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