Francis Ford Coppola riscrive interamente Il Padrino 3
"Il Padrino" è stato uno dei grandi capolavori del cinema mondiale, citato e ammirato in ogni dove, eppure il terzo capitolo della saga diretta da Francis Ford Coppola, non è stato accolto dalla critica in maniera entusiastica. Motivo per cui, a distanza di trent'anni dall'uscita del film, il regista italo-americano ha deciso di rimetterci mano e scrivere interamente la sceneggiatura, cambiandone anche il titolo, per restituire un'opera che solo un numero limitato di sale potrà vedere nella sua nuova forma.
Il film con un nuovo titolo
Anche il titolo, quindi, ha subito un cambiamento notevole, perciò il terzo episodio della fortunata saga si chiamerà "Mario Puzo's The Godfather Coda: The Death of Michael Corleone" per rendere omaggio allo scrittore e co-sceneggiatore del film, per l'appunto Mario Puzo, con il quale Coppola aveva individuato come titolo proprio quello che adesso ha attribuito al film e che all'epoca dell'uscita nelle sale la Paramount decise di cambiare. Ma cambiamenti ci sono in ogni parte del film.
Cambia anche il finale
La pellicola adesso inizia nel pieno dell'azione, quando Michael Corleone, l'incredibile Al Pacino, è intento a trafficare per un prestito multimilionario con la Banca Vaticana e piuttosto che concludersi con la morte del vecchio "padrino", il film si chiude con lui che è ancora vivo, ma molto vecchio e vi è una frase che compare prima dei titoli di coda che recita così: "Quando i siciliani ti augurano ‘Cent'anni'…significa ‘lunga vita'…E un siciliano non dimentica mai". Una frase con la quale si vuole intendere che non c'è ricordo che sia andato perduto e con quelli vive anche la sofferenza, come ha sottolineato Al Pacino che di questo rimaneggiamento ha detto: "Lasciare in vita Michael Corleone è la vera tragedia".
Le pecche de Il Padrino-Parte Terza
Il film, uscito nel 1990, dopo i primi due capitoli che ebbero un successo clamoroso conquistando ben 9 Oscar e degli incassi incredibili, fu considerato una delusione sia per i fan che per la stampa. Coppola era stato chiamato a dirigere il film dopo il flop di "Cotton Club" e il musical "Un Sogno Lungo Un Giorno". Il regista al New York Times ha dichiarato: "Avevo bisogno di soldi per uscire da una crisi in cui avevo perso quasi tutto", questo lo portò a dover realizzare in poco tempo il film e fu penalizzato per alcune scelte, come quella di far interpretare a sua figlia Sofia, il ruolo di Mary, che sarebbe dovuto andare a Winona Ryder, che poi diede forfait.