Franco Battiato e il cinema: i film da regista, la sua voce ne I figli degli uomini di Cuaron
La morte di Franco Battiato è una perdita enorme non solo per la musica ma per la cultura in generale: non trascuriamo il suo apporto al cinema, come autore di colonne sonore, saltuario attore e anche come regista. Il musicista siciliano, morto a 76 anni il 18 maggio, è stato autore di tre film particolarissimi, di nicchia, ulteriore appendice della sua personalità eclettica. A questa sua carriera parallela, aggiungiamo le diverse occasioni in cui i suoi pezzi sono stati inseriti nelle soundtrack di film italiani e internazionali.
Perduto amor (2003)
Esordio da regista scritto con il filosofo Manlio Sgalambro, Perduto amor è un racconto di formazione semiautobiografico, su un ragazzo degli anni 60 che dalla Sicilia si trasferisce a Milano in cerca di fortuna. Simbolista, esoterico, sperimentale, con Corrado Fortuna, Donatella Finocchiaro, Ninni Bruschetta, Nicole Grimaudo, Francesco De Gregori, Morgan. Il titolo è quello di una canzone di Salvatore Adamo che Battiato ha reinciso nel 2002. Nastro d'argento al miglior regista esordiente.
Musikanten (2005)
Ancora scritto con Sgalambro, Musikanten vede nel cast Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni insieme a un altro intellettuale eclettico e inclassificabile quale il regista e fumettista cileno Alejandro Jodorowsky. È la storia di una giornalista che grazie alla regressione ipnotica scopre di essere la reincarnazione di un un principe amico di di Ludwig van Beethoven (interpretato da Jodorowsky). Presentato a Orizzonti alla Mostra di Venezia 2005.
Niente è come sembra (2007)
La crisi matrimoniale di Giulio lo porta alla scoperta di una strana festa i cui invitati parlano di metafisica, misticismo, tarocchi. Niente è come sembra è l'ennesimo viaggio nella spiritualità per Battiato, tema cui si lega a filo doppio tutta la sua carriera. Con Giulio Brogi, Pamela Villoresi, Chiara Conti, Anna Maria Gherardi.
I documentari
Battiato ha inoltre diretto i documentari La sua figura (2007) sulla vita di Giuni Russo, Auguri don Gesualdo (2010) su Gesualdo Bufalino e Attraversando il Bardo (2014), incentrato sulle esperienze post-mortem secondo il buddhismo.
Franco Battiato come attore
Pochi, forse, ricordano che il cantante apparve in un piccolo ruolo nel cult Baba Yaga di Corrado Farina, film del 1973 tratto dal fumetto Valentina di Guido Crepax (accreditato come l'uomo in bianco al cimitero nella scena di un happening ridotta nella versione cinematografica e poi reintegrata in dvd). In anni più recenti, è apparso nel videoclip de L'assenzio dei Bluvertigo e in Padre, di Giada Colagrande, al fianco della stessa regista, di Willem Dafoe e Marina Abramovic (nel ruolo del genitore della protagonista).
Le canzoni di Franco Battiato al cinema
Oltre ad aver firmato le musiche dei suoi film, Battiato ha anche lavorato a diverse altre colonne sonore, da Una vita scellerata di Giacomo Battiato (nessuna parentela) a Il giorno di San Sebastiano di Pasquale Scimeca, fino a diversi film dell'amica Elisabetta Sgarbi. E non dimentichiamo le molteplici volte in cui le sue canzoni sono state utilizzate nei film. Ricordiamo almeno Per Elisa in Amore tossico di Claudio Caligari, Radio Varsavia in Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, La stagione dell'amore in Benedetta follia di Carlo Verdone o Inverno nel recente Le sorelle Macaluso. Si potrebbe aprire un capitolo a parte su Nanni Moretti che ha usato le sue canzoni in Bianca (Scalo a Grado), La messa è finita (I treni di Tozeur) e Palombella rossa (E ti vengo a cercare).
Il legame con Alfonso Cuaron
Il caso più emblematico è però quello della sua cover di Ruby Tuesday inserita nel film internazionale I figli degli Uomini del regista premio Oscar Alfonso Cuaron con Clive Owen e Julianne Moore. Il pezzo si sente in una scena con Michael Caine: "Battiato mi provoca una emozione profondissima. Credo che la sua interpretazione sia più bella di quella dei Rolling Stones", disse di lui il regista messicano.