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Frank Sinatra, 100 anni fa nasceva il leggendario “The Voice”

Il 12 dicembre 1915, nasceva un’icona assoluta della musica e del cinema mondiali. Frank Sinatra, il leggendario “The Voice”, ha avuto una carriera lunga ben 63 anni, durante la quale ha pubblicato 60 album, 2200 brani, ha girato circa 55 film, ha vinto 2 Golden Globe, 21 Grammy, 1 Emmy, 1 Oscar come Miglior attore non protagonista e 1 Premio umanitario Jean Hersholt. Un mito immortale.
A cura di Ciro Brandi
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Il mitico Frank Sinatra, grandissima icona della musica e del cinema mondiali, nasceva esattamente 100 anni fa, il 12 dicembre 1915. Noto, in America, anche con altri soprannomi come Old Blue Eyes e Swoonatra (dal verbo “to swoon”, svenire, per l’effetto che aveva sulle sue fan), il mitico artista, durante la sua prolifica carriera (durata ben 63 anni) ha pubblicato 60 album, 2200 brani, ha girato circa 55 film, ha vinto 2 Golden Globe, 21 Grammy, 1 Emmy, 1 Oscar come Miglior attore non protagonista e 1 Premio umanitario Jean Hersholt. Tour sold-out, vita amorosa turbolenta e canzoni memorabili come “I’v Got You Under My Skin”, “Fly Me To The Moon”, “The Lady Is A Tramp”, lo hanno reso immortale e assolutamente indimenticabile, nonostante su di lui incombesse sempre lo “spettro” della mafia americana.

L’orchestra di Tommy Dorsey e i primi successi

Francis Albert Sinatra (questo il suo vero nome) nasce ad Hoboken, da padre siciliano e madre ligure. Già da piccolissimo, Sinatra si divertiva ad imitare gli attori del suo tempo, a scuola, e nel 1930, a 15 anni, esplode la sua passione per la musica. Espulso dal liceo, inizia a lavorare come libraio e operaio, ma quando suo padre lo caccia di casa, allora decide di trasferirsi a New York in cerca di un lavoro un po’ più stabile. E’ in quegli anni che decide di farsi pagare per cantare, proprio come il suo mito, Bing Crosby. Inizia, così, ad esibirsi nei saloon del New Jersey, tra il 1931 e 1932, per poi formare, nel 1935, il suo primo gruppo, gli Hoboken Four. Nel 1939, registrò la sua prima canzone, “All or Nothing At All” e, l’anno dopo entrò nell’orchestra di Tommy Dorsey, diventando famoso col pezzo “I’ll Never Smile Again”. Nello stesso anno, sposa Nancy Barbato, madre dei suoi tre figli, Nancy, Frank Jr. e Tina. Nel 1942 si stacca da Dorsey ed è messo sotto contratto dalla Columbia Records, piazzando, tra il 1943-1944 ben 23 canzoni nella top ten USA.

I grandi film degli anni ’40 e ’50 e l’Oscar per “Da qui all’eternità”

Il debutto sul grande schermo avviene con una piccola parte nel film “Las Vegas Nights”(1941), di Ralph Murphy, dove Sinatra canta “I’ll Never Smile Again”. Dopo “Reveille with Beverly”(1943) di Charles Barton, nel 1944 è il protagonista della commedia musicale “Higher and Higher” di Tim Whelan e nel 1945 è sul set di “Due marinai e una ragazza”, diretto da George Sidney, con Gene Kelly. Nel 1946 è al numero uno della Billboard Hot 100 con il disco “Five Minutes More” e, in quegli anni, girerà altri film, tra cui “Nuvole passeggere”(1946), “Accadde a Brooklyn”(1947), “Il bacio del bandito”(1948) e “Un giorno a New York”(1949), sempre con Gene Kelly, uno dei film musicali più apprezzati della storia del cinema. Nel 1950, Sinatra attraversa un periodo di grossa crisi dovuto alla scadenza del suo contratto cinematografico e a un’emorraggia che aveva messo fuori uso le sue preziose corde vocali. Tuttavia, l’artista si riprese in breve tempo, e tornò a cantare a Londra ma anche a girare film. Nel 1951, dopo aver divorziato dalla Barbato, sposa l’attrice Ava Gardner, ma i due divorziarono nel 1957. Tra il 1951 e il 1960 ne girerà ben 20, tra cui “Lasciami sognare”(1951) di Joseph Pevney, “Questi dannati quattrini”(1951), per la regia di Irving Cummings e “Da qui all’eternità”(1953) di Fred Zinnemann. Proprio per quest’ultimo film, Sinatra riesce a portare a casa il Golden Globe e l’Oscar al Miglior attore non protagonista, per il ruolo di Angelo Maggio. La pellicola, comunque, vinse ben 8 statuette, diventando uno dei maggiori successi della storia del cinema. Nel 1953, firmò con la Capitol Records e si rimise in carreggiata anche sul fronte musicale, facendo uscire 7 album, con pezzi come “I’m walking behind you”, “South of Border”, “This love of mine”, My funny Valentine”, “You make me feel so young” e “I’ve Got You Under My Skin”. Nel 1955, fu nominato, nuovamente agli Oscar per il film “L’uomo dal braccio d’oro”, di Otto Preminger.

Il “Rat Pack”

Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60, Sinatra entra nel gruppo denominato “Rat Pack” (Branco di ratti), composto da star come  Dean Martin, Humphrey Bogart, Spencer Tracy,  Sammy Davis Jr., Peter Lawford e Joey Bishop. Il nome fu coniato, a Las Vegas, dall’attrice Lauren Bacall e definiva quegli artisti anticonformisti, con la predisposizione al piacere del bere e per le ore piccole, all'allegria e all'assoluta indifferenza a qualsiasi critica. Il Rat Pack interpretò anche diversi film, tra cui “Colpo grosso” (1960), “Pepe” (1960), “Tre contro tutti” (1962) e “I 4 di Chicago” (1964). Nel 1960, Sinatra corona un altro sogno: fonda la propria etichetta, la Reprise Records. Nel 1966, Sinatra sposa l’attrice Mia Farrow, più giovane di lui di 30 anni, ma divorziarono nel 1968.

“Strangers in the Night”, il Grammy alla carriera e le pellicole degli anni ‘70

Nel 1965 gli viene assegnato il Grammy Award alla carriera e, l’anno dopo, pubblica il fantastico singolo “Strangers in the Night”, che diventerà la sua ennesima hit a balzare al top della chart di Billboard. Tra il 1967 al 1969 si esibirà in giro per l’America, fino ad un concerto d’addio nel giugno del 1971, a Los Angeles. La passione, però, era ancora troppo forte e, nel 1973, Sinatra torna ad esibirsi, stavolta alla Casa Bianca, davanti al Presidente Nixon, e l’anno dopo a Las Vegas. Negli anni ’70 ha girato altri tre film: “Dingus, quello sporco individuo”(1970), di Burt Kennedy, “C’era una volta Hollywood”(1974) di Jack Haley Jr., “Hollywood Hollywood”(1976) per la regia di Gene Kelly. Sempre nel 1976, The Voice sposa la sceneggiatrice Barbara Blakely, e il loro matrimonio, a differenza dei precedenti, durerà per oltre 20 anni.

“Young at Heart”, l'ultimo film, girato dalla figlia Tina

Durante gli anni ’80, si esibisce sui palchi di tutto il mondo e, nel 1986, sbarca in Italia, al PalaTrussardi, per un concerto sold-out con 9000 spettatori paganti. Nel giugno del 1997, torna nel nostro Paese per altri cinque spettacoli trionfali a Roma, Bari, Palermo, Verona e Genova. Sinatra si ritaglia anche del tempo per prendere parte ai film “Delitti inutili”(1980) di Brian G. Hutton e “La corsa più pazza d’America 2”(1984) di Hal Needham. Passano pochi anni e, nel 1991, The Voice parte per il Diamond Jubilee Tour, una serie di concerti in tutto il mondo che festeggiano i suoi 50 anni di carriera. Nel 1995, invece, gli venne consegnato il Grammy per il suo album “Duets II” e si tenne una grandiosa festa, a Los Angeles, per i suoi 80 anni, con decine e decine di star famose. Nello stesso anno, compare nel film, per la tv, “Young At Heart”, girato dalla figlia Tina. Nonostante i suoi vizi – il fumo e il buon whisky – il grande Sinatra è morto a quasi 83 anni, dopo aver avuto ben 4 infarti. L’icona muore il 14 maggio 1998 e i suoi funerali – celebrati in una chiesa cattolica di Beverly Hills – furono trasmessi dalle maggiori tv del mondo.

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