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Gabriele Muccino sulle riaperture dei cinema: “Si rischia una falsa partenza, la gente vuole uscire”

Il 26 aprile, stando all’ultimo decreto legge approvato dal Governo Draghi, i cinema potranno riaprire nelle zone gialle. Una riapertura aspettata per oltre un anno che, però, non mette d’accordo tutti. A manifestare le sue perplessità a riguardo è Gabriele Muccino il quale, con l’arrivo dell’estate e il desiderio degli italiani di stare all’aria aperta, teme una falsa ripartenza delle sale per cui la soluzione potrebbe essere quella di posticipare ulteriormente il ritorno al cinema in attesa anche di una programmazione più ricca.
A cura di Ilaria Costabile
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Il 26 aprile stando all'ultimo decreto governativo in materia di Covid-19,i cinema potranno riaprire nelle zone gialle, dove l'incidenza del contagio sarà minore rispetto alle regioni colorate d'arancione o di rosso. Una riapertura attesissima, quella dei luoghi della cultura che, però, non mette tutti d'accordo. A manifestare le sue perplessità in merito ad una "falsa ripartenza" del cinema è Gabriele Muccino, che raggiunto dall'Adnkronos ha motivato i suoi dubbi a riguardo.

Le perplessità di Muccino

Dopo più di un anno di sale chiuse in tutta Italia, alcune delle quali sono state costrette a non riaprire mai più, il via libera a cinema e teatri potrebbe non essere una buona soluzione, soprattutto per il settore cinematografico che, quindi, rischierebbe una ripartenza non reale. Così, secondo Gabriele Muccino che, infatti, aggiunge: "Se si riaprono ora i cinema si rischiano false partenze. Ci sono molte perplessità da parte di alcuni virologi che io ascolto con attenzione. Non vorrei che questa riapertura, che secondo me è più un gesto politico che posso anche comprendere, portasse a prolungare l'agonia di questo momento terribile". Il regista romano, quindi, non sembra essere favorevole ad un ripristino delle attività e all'Adnkronos argomenta la sua dichiarazione:

Io sono di quelli che dicono vacciniamo tutta la popolazione entro giugno e poi riapriamo tutto. Innanzitutto bisogna riaprire i ristoranti e le attività alberghiere. I cinema sono gli ultimi a riscuotere il favore dl pubblico perché è estate, perché non c'è una programmazione e perché la gente ora vuole uscire e stare all'aperto e al sole, insomma vuole scappare, non stare al chiuso. Io stringerei la cinghia e aprirei quando si è immunizzati tutti. Finché non c'è una filiera che porti dei film importanti che fanno desiderare alla gente di andare al cinema oggi credo sia controproducente riaprire le sale. Io penso che in autunno, quando il cinema italiano ripartirà, avremo gli esercenti che avranno una programmazione reale e gli italiani che sono vaccinati. Così si potrà riaprire tutto.

I cinema si preparano a riaprire

Questione di tempistiche, quindi, secondo il regista che opta per un ulteriore posticipo delle riaperture per i cinema, dal momento che gli italiani potrebbero aver voglia di non sostare in un luogo al chiuso, dopo mesi e mesi di chiusure forzate. Intanto, però, i proprietari delle sale e dei circuiti cinematografici riprendono in pieno le proprie attività e già si preparano immaginando una ipotetica lista di film da proporre in vista di nuove uscite che, è ben noto, d'estate solitamente scarseggiano.

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