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Gabriele Salvatores: “In Comedians racconto il lato oscuro della comicità”

Dal 10 giugno in sala arriva “Comedians” il nuovo film di Gabriele Salvatores con un cast di volti noti della comicità italiana. Natalino Balasso, Christian De Sica, Ale e Franz sono solo alcuni dei personaggi che compaiono nella trasposizione cinematografica di uno spettacolo teatrale che il regista aveva già messo in scena negli Anni Ottanta, in cui ci si interroga sul ruolo del comico e della comicità.
A cura di Ilaria Costabile
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Arriva dal 10 giugno al cinema "Comedians" il film di Gabriele Salvatores prodotto da Indiana e Rai Cinema con Natalino Balasso, Christian De Sica, Ale e Franz, Giulio Pranno. Il regista, intervistato dal Corriere della Sera, sottolinea come negli anni sia cambiato il ruolo della comicità e di come si sia persa l'idea stessa di liberazione legata alla risata ed è anche questo aspetto che viene indagato nel nuovo film del regista.

Qual è il ruolo della comicità?

Non si tratta, in realtà, di un'operazione totalmente nuova per il regista che, infatti, ha messo in atto la trasposizione sul grande schermo di uno spettacolo portato a teatro nel 1985, proprio dal titolo "Comedians" scritto da Trevor Griffiths. L'opera, però, risale alla fine degli Anni Settanta: "Pur essendo del 1976, è molto attuale. Nel film sono fedele al testo, aiuta a riflettere sull’uso di stereotipi e sui pregiudizi per far ridere. Con battute preziose: “Avete così tanta paura degli altri da ridere delle loro disgrazie e piangere delle vostre”. O: “la risata non è il fine ma il mezzo". Ed è proprio del ruolo che ha assunto la risata nel nostro contesto sociale, in cui l'idea di politicamente corretto e scorretto riempie il dibattito politico:

A fine anni ‘80 lo si è sdoganato, il che per certi versi è un bene. Ma ora se dici una cosa gentile passi per buonista, mentre i politici usano le battutacce per fare gli amici con i loro elettori. Spesso si usa una battuta per eludere un problema, o esorcizzare cose che temiamo, come le donne e il sesso di cui alcuni maschi sono terrorizzati. È sbagliatissimo, la comicità vera dovrebbe liberare un desiderio, non limitarsi a farti vincere una paura. Mentre l’ossessione per la correttezza può essere pericolosa e sfiorare il ridicolo.

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La riflessione in Comedians

Al centro del film, quindi, c'è la necessità di gettare luce su quanto la figura del comico prima vista come libera, libera di osare, sempre dosando contenuti e parole per non offendere, adesso è soggetta ad una nuova forma di restrizione. Le battute vanno parafrasate e ognuno dei personaggi di "Comedians" mette in scena una sua comicità, un suo modo di interagire con il mondo circostante.

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