Giallo e mistero sul castello di Dracula, il Governo non vuole venderlo
Il Castello di Bran è di una bellezza e di un magnetismo che quasi spaventa. Ed infatti è una costruzione che ha ispirato Bram Stoker per la descrizione del castello di Dracula nel suo romanzo (il vero castello di Vlad III è in realtà il castello di Poenari). Per la Romania è un vero e proprio monumento nazionale, una fonte inesauribile per il turismo romeno perché catalizza l'attenzione di oltre 500mila visitatori l'anno. Ed è per questo che da Bucarest hanno prontamente smentito ogni coinvolgimento riguardo alle notizie circolate in queste settimane sulla possibile vendita per oltre 100 milioni di euro. Così il Ministro della Cultura romeno: "Non siamo stati informati della vendita, ma non vendiamo nulla".
Ma è giallo. Il castello fu confiscato nel 1948 alla monarchia di Bucarest dal regime comunista e nel 2006 torna nella mani di un Asburgo, Dominic, un architetto con la residenza negli Stati Uniti, che ha acquisito il titolo di arciduca grazie a sua madre, la principessa Ileana di Romania, l'ultima ad aver abitato il castello prima della cacciata comunista. Sue le dichiarazioni circa l'intenzione di valutare offerte ragionevoli per il castello diramata dallo studio legale newyorchese di "Herzfeld & Rubin". Un'offerta che però conterrebbe una clausola: quella di mantenere il castello solo come destinazione turistica.
Perché vendere il castello? Secondo quanto rivelato dagli avvocati dello studio legale "Herzfeld & Rubin", gli affari vanno male. I ricavi dell'attività turistica del castello sono davvero minimi, appena un milione d'euro l'anno a fronte di costi di gestione molto più elevati. La vendita, per adesso, resterebbe bloccata dal Governo che non vuole che il "suo" Castello possa finire nelle mani sbagliate, magari di un discendente di Van Helsing.